Bologna, 24 novembre 2013 - Due colpi di pistola per chiudere la più banale delle discussioni. Accade per un parcheggio, per una mancata precedenza, per uno sguardo di troppo in discoteca. La scintilla della lite di ieri pomeriggio, sfociata in sparatoria, è scoccata in fila a un bancone della Snai. Un cliente della sala scommesse di via Amaseo, in San Donato, ha apostrofato un’addetta perché ci metteva troppo a chiudere una bolletta e il ‘rivale’ è intervenuto per difenderla.

C’è voluto poco per passare dalla risposta brusca, agli insulti, alle botte. Ma la rissa ha avuto un ‘secondo tempo’ all’esterno dell’esercizio, dove è rimasto ferito gravemente con due colpi d’arma da fuoco, uno dei quali gli ha perforato il torace, un barista di 41 anni, M. F., originario di Caltanissetta e residente in città. A premere il grilletto sarebbe stato uno straniero, forse dell’Est, sulle cui tracce si sono messi gli investigatori della sezione omicidi della squadra mobile.

La polizia ha lavorato tutto il pomeriggio per ricostruire a ritroso l’episodio, poiché il fatto è emerso solo in seguito all’arrivo del ferito al pronto soccorso pediatrico del policlinico Sant’Orsola, attorno alle 16.45. Il barista, barcollante ma ancora lucido, era sorretto da un amico, il quale è giunto in ospedale da via Massarenti seguendo la strada per il vecchio ingresso del pronto soccorso. E’ stato proprio l’accompagnatore a fornire ai poliziotti i primi elementi per ricostruire la vicenda. La lite, alla quale hanno assistito numerosi testimoni, è avvenuta poco prima all’interno della sala scommesse.

Lo sparatore avrebbe avuto la peggio mentre il 41enne si è allontanato con l’amico su un furgone. Dopo qualche minuto, però, i due sono tornati sui propri passi, per ragioni su cui sono in corso accertamenti. Lungo via Amaseo, poco prima del Punto Snai, lo sconosciuto si è avvicinato al lato passeggero dove siedeva il 41enne e ha sparato, per poi allontanarsi a bordo di un’auto. Diversi testimoni hanno udito un solo colpo d’arma da fuoco, ma il siciliano presentava due ferite. E’ probabile che lo straniero si sia armato dopo la rissa con il rivale, forse recuperando una pistola che teneva in auto. Non è escluso che abbia seguito il furgone coi due italiani, aspettando il momento propizio per vendicarsi.

SUL POSTO sono intervenuti agenti delle volanti e della mobile, col dirigente Pietro Morelli e il capo della sezione omicidi Davide Corazzini. Il 41enne è stato operato all’ospedale Maggiore, dove è stato portato dal 118 con un codice di massima gravità. L’intervento è riuscito, ma i medici non hanno sciolto la prognosi. Dal corpo è stato estratto un frammento di metallo, che potrebbe essere una scheggia di proiettile o un frammento di carrozzeria, dato che un colpo ha trapassato lo sportello. Gli investigatori hanno acquisito anche le immagini delle telecamere interne della Snai, che potrebbero avere ripreso il feritore. Del fatto è stato informato il pm Antonella Scandellari.

Enrico Barbetti