Bologna, 9 dicembre 2013 - La protesta dei militanti del movimento dei Forconi (foto) è arrivata stamattina anche a Bologna. Il popolo dei Forconi e anti-Equitalia ha dato vita a un presidio di un'ora dalle 9 in piazza Liber Paradisus. Successivamente il gruppo è partito in corteo verso la sede del Comune bloccando i viali e creando disagi al traffico

I manifestanti infatti, dopo aver sostato davanti alla sede di Equitalia di via Tiarini tra cori e striscioni (‘Non suicidatevi, ribellatevi’), si sono diretti verso la sede della Regione Emilia-Romagna, con l’obiettivo di provare a bloccare la tangenziale. Ma sono stati fermati in via Ferrarese da un cordone delle forze dell’Ordine.

Il corteo è poi arrivato in centro. Il serpentone ha bloccato i viali per alcuni minuti, tra via dell’Indipendenza e il ponte di Galliera, creando problemi al traffico.

 

I cinquanta manifestanti anti-Equitalia hanno poi proseguito verso piazza Maggiore, con l’obiettivo di entrare a Palazzo d’Accursio per provare ad interrompere nel primo pomeriggio il consiglio comunale.

 

"Non c’è violenza - ha detto Elisabetta Bianchi, una delle organizzatrici -. Vogliamo che i dirigenti di Equitalia vengano fuori, siamo cittadini stanchi".

 

Successivamente i forconi bolognesi hanno dato vita a un presidio in Piazza Maggiore che durerà fino a questa sera alle 22.  Domani, nella stessa piazza - come spiegato da alcuni manifestanti -, si rincontreranno alle 10:30 per marciare e bloccare ancora una volta il traffico cittadino. Una manifestazione poco organizzata e con numerosi contrasti interni, che non hanno comunque impedito ai manifestanti di creare problemi alla circolazione. Un serpentone composto da cittadini senza appartenenza politica: studenti, lavoratori, disoccupati. Tra i manifestanti c’erano anche alcuni volti noti della destra estrema bolognese.