Bologna, 18 dicembre 2013 - Tensione davanti al Cie di Bologna, da qualche tempo chiuso per ristrutturazione, dove si sta svolgendo una manifestazione promossa da diversi collettivi, associazioni e centri sociali per chiedere che la struttura non venga riaperta.

In via Mattei si sono radunate un centinaio di persone. Alcune di loro hanno cominciato a tracciare una scritta sul muro esterno della struttura (“Mai più Cie”) e, a quel punto, ci sono stati momenti di tensione con le Forze dell’ordine presenti.

Gli agenti hanno costretto il presidio ad indietreggiare fino ad una traversa laterale di via Mattei. Poi i manifestanti si sono riavvicinati al muro del Cie e questa volta le Forze dell’ordine non sono intervenute, cosi’ gli attivisti hanno ricominciato a tracciare scritte di protesta.

La Questura ricostruisce così i fatti: "Non ci sono state cariche, solo un breve contatto”. La scritta sul muro, spiegano dalla Questura, era già stata fatta e ne sono state fatte altre dopo: ciò che temeva la Polizia era una ‘invasione’ della struttura di via Mattei, come qualcuno aveva ventilato, dicono sempre dalla Questura.
Il reparto si e’ avvicinato ai manifestanti “con calma, senza correre, invitandoli ad allontanarli per il timore di eventuali scavalcamenti. E a quel punto c’e’ stato il contatto, ma non la carica”. Tra le forze dell’ordine sono 8 i feriti, di cui 3 in ospedale: uno di questi ha una “grave ustione a una gamba”.