Bologna, 12 gennaio 2014 - LA PASSIONE di guardare oltre confine viene anche dalla loro professioni. Laura Bizzari insegna italiano agli stranieri e inglese agli italiani. Antonella Orlandi è laureata in francese ma è stata folgorata sulla via di Pechino per cui è diventata una sinologa di vaglia. Neima Sitawi è americana ma anche lei ha trovato l’America nella pancia della tigre asiatica dove svolge l’attività di stilista. La loro creatura si chiama Bologna Connect, a giugno farà due anni e all’attivo ha già parecchie missioni riuscite.

 

Ma qual è il core business di quest’associazione? Far conoscere Bologna e le sue eccellenze nel mondo. Così ad agosto 2013 erano a San Francisco dove la testimonial della nostra città è stata la scrittrice Mary Tolaro Noyes, che ci ha dedicato addirittura un libro, Bologna Reflections. A ottobre sono arrivati in Cina all’International Expo di Hangzhou mentre a novembre la meta è stata Mosca nell’ambito dell’Anno del Turismo Italia Russia.

E per il 2014 che programmi avete?
«Raccontare il territorio e le sue molteplici forme di produzione resta l’obiettivo dei nostri progetti - risponde Laura Bizzari -. E in cantiere abbiamo trasferte a Tokyo a fine mese con un portabandiera di lusso come le tagliatelle del nostro cuoco stellato Beniamino Baleotti, poi a marzo saremo a San Paolo in Brasile e altre mete saranno nel corso dell’anno Copenhagen, Helsinki, Pechino, la Nuova Zelanda, Monaco, Sofia».
Che cosa avete scoperto piaccia in particolare agli stranieri?
«Beh, il cibo senz’altro ma anche l’arte, la musica, la lingua stessa che noi privilegiamo come veicolo di contatto e di conoscenza. L’Istituto italiano di cultura è sempre al nostro fianco. Ma anche il ritorno economico per certe aziende è molto evidente».
E domani la voce di Bologna nel mondo prenderà la via dell’etere...

«Dalle 9,30 Punto Radio trasmetterà una diretta con Gabriela Malusa, la nostra voce in Argentina. E io e Antonella saremo ospiti in studio».

l. bo.