Bologna, 15 gennaio 2014 - Un’altra aggressione sessuale è stata denunciata a Bologna, di poco precedente e avvenuta con modalità molto simili alla prima delle tre segnalate sabato mattina: gli investigatori della polizia stanno lavorando per individuare il responsabile (foto), che ritengono possa essere un’unica persona per tutti e quattro gli episodi.

Quello raccontato ieri da una donna bolognese di 32 anni - che ha trovato il coraggio di riferirlo dopo aver letto sui giornali delle altre aggressioni e l’invito del procuratore aggiunto Valter Giovannini a denunciare - risale a sabato mattina verso le 5. La giovane donna, dopo aver salutato un’amica, stava rientrando a casa, in zona universitaria, quando si è accorta che sotto al portico c’era un uomo che la seguiva. La vittima ha detto di non essere in grado di riconoscerlo, anche se ha fornito alcuni elementi che ritornano con l’episodio avvenuto circa un’ora dopo in zona San Felice, quando una ventiduenne è stata pesantemente palpeggiata nell’androne del proprio palazzo: l’altezza (1.75-1.80), i capelli biondi e corti, un cappotto scuro a tre quarti.

Arrivata davanti al portone di casa, la 32enne è stata aggredita alle spalle. L’uomo le ha messo le mani sotto i vestiti e ha tentato di trascinarla all’interno, poi, quando i fari di un’auto hanno illuminato la scena, è fuggito.

L'identikit (foto) è stato diffuso a tutte le pattuglie di polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia municipale. La descrizione si riferisce ad un uomo di corporatura esile di circa 25 anni, 1.80, capelli biondi e corti ai lati con acconciatura da un lato, con gel, fronte alta e sopracciglia chiare, come la carnagione. Gli occhi sono azzurri, il viso poligonale, il mento rettangolare. L’accento e’ inglese e l’aspetto dell’aggressore e’ molto curato. Indossava un ‘trench’ 3/4 di panno scuro, pantaloni scuri, scarpe eleganti e sciarpa leggera.

"Chiunque ritenesse di riconoscere nell'immagine una persona da lui gia' vista in precedenza - ha detto il procuratore aggiunto Valter Giovannini - si deve limitare ad avvisare 112 o 113. Al massimo puo' seguire discretamente il soggetto a distanza di sicurezza, per facilitare il successivo intervento delle forze dell'ordine".