Bologna, 21 gennaio 2014 - Oggi è il giorno della camera ardente di Claudio Abbado (foto), che ieri mattina, alle 8.30, è morto a Bologna, città di cui nel 2009 era stato nominato cittadino onorario. La camera ardente (foto) nella chiesa Santi Vitale e Agricola, nel complesso della basilica di Santo Stefano (video), è stata aperta alle 14 di oggi e resterà aperta fino alla mezzanotte di domani. Tantissime le autorità che sono venute a portare l'ultimo saluto al Maestro: tra questi, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, accompagnato dalla moglie Clio.

Ecco la diretta della giornata:

12.30. Il treno che porta a Bologna il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è atteso alle 12.50 nella nuova stazione dell'Alta Velocità.

12.50. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, insieme alla moglie Clio, è arrivato a Bologna per rendere omaggio a Claudio Abbad. Napolitano, sceso alla stazione di Bologna, aveva definito l’amico e grande direttore d’orchestra “l’uomo che ha onorato in Europa e nel mondo la grande tradizione musicale del nostro paese”. Il 30 agosto lo aveva nominato senatore a vita.

13.10. Napolitano incontra i familiari del maestro Abbado. Appena giunto, il capo dello Stato, accompagnato dalla moglie Clio, si è recato al numero 16 di piazza Santo Stefano per far visita ai parenti del maestro nell’abitazione dove risiedeva già da tempo.

13.15. Il feretro del maestro Abbado è appena uscito dalla casa in Santo Stefano per raggiungere la camera ardente nell'omonima chiesa adiacente. Ad accompagnarlo i famigliari e il presidente Giorgio Napolitano.

13.40. In piazza sono arrivati il sindaco Merola, la presidente della Provincia Draghetti, il governatore Errani, il rettore Dionigi, il cardinale Caffarra, l'assessore Ronchi, Lembi, Palma e Costi.

13.45. Presenti anche l'architetto Renzo Piano, il prefetto Ennio Mario Sodano e il questore Vincenzo Stingone.

13.50. Arrivato il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Massimo Bray. In piazza c'è anche Sergio Cofferati.

14.40. Il presidente della Repubblica ha lasciato la camera ardente di Abbado per dirigersi in stazione e fare rientro nella Capitale. Il Capo dello Stato si è fermato per alcuni minuti in un caffè di Piazza Santo Stefano e quando è entrato in auto è stato salutato da un applauso della piazza.

14.50. Il Governo si impegnerà per "dare continuita’ all’orchestra Mozart". Lo promette il ministro della Cultura, Massimo Bray, oggi a Bologna. "Credo che l’orchestra Mozart sia una delle grandissime eccellenze della musica - afferma Bray, all’uscita della basilica di Santo Stefano - una delle grandi opere che il maestro ha voluto e quindi sarà nostro dovere trovare la migliore soluzione per dare continuità a questa esperienza". Di Abbado, il ministro ricorda in particolare una recente telefonata "che abbiamo avuto, in cui sottolineava il grande dispiacere per non essere riusciti a organizzare il concerto per Verdi e l’insistenza nel dirmi che nel 2014 avremmo dovuto trovare qualunque forma per risolvere il problema dell’insegnamento della musica, cui teneva moltissimo. Ed è un impegno a cui dovremo prestare tutti molta attenzione".

15.00. Centinaia di persone si sono messe in fila, a partire dalle 15, quando è stata aperta al pubblico la camera ardente di Claudio Abbado nella basilica di Santo Stefano. Nella cappella della basilica dove è stata allestita la camera ardente il feretro del maestro è circondato da cinque vasi di girasoli e da alcune sedie con i leggii, in previsione di un accompagnamento da parte dei musicisti dell’Orchestra Mozart. Accanto alla bara una sola corona di fiori, quella del presidente della Repubblica. La famiglia ha infatti espresso la volontà di non ricevere fiori, ma di fare donazioni all’ematologia pediatrica dell’ospedale Sant’Orsola e all’opera del carcere bolognese della Dozza gestita da Don Giovanni Nicolini. 

16.00. A porgere l'ultimo saluto ad Abbado, nel primo pomeriggio di oggi, oltre alle autorita' istituzionali, anche l'archistar Renzo Piano e il sovrintendente della Scala di Milano, Stephane Lissner.

17.40. Nella camera ardente intorno al feretro di Abbado sono stato disposti cinque leggii, ai quali si alterneranno i musicisti e gli orchestrali che Abbado ha diretto in questi anni. La musica dal vivo sarà inframmezzata da quella registrata, per tutto il tempo in cui la camera ardente resterà aperta (domani pomeriggio è previsto il funerale, in forma strettamente privata). La gente, in serata meno copiosamente che nel primo pomeriggio, continua ad affluire in piazza Santo Stefano. I due registri per le firme, posti all'ingresso della chiesa, sono già pieni. Dentro alla camera ardente è vietato fare video e foto e, per volontà della famiglia, ogni mazzo di fiori che le persone hanno portato in modo spontaneo viene lasciato fuori, in piazza. 

17.50. In serata è attesa la visita dell'ex premier Romano Prodi. Domani dovrebbero arrivare a Bologna anche il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, e con ogni probabilita' anche il premier Enrico Letta.

19.00. Intorno alle 18 le visite alla camera ardente di Claudio Abbado sono state sospese per consentire l’esecuzione del quintetto in Fa maggiore di Bruckner. Altre esecuzioni di composizioni amate dal maestro sono in programma ogni ora fino alle 21 (verranno suonati il quintetto in do maggiore di Schubert e il quintetto con clarinetto di Mozart). I primi musicisti a suonare sono stati l’ex primo violino dei Berliner, Guy Braunstein, Francesco Senese, primo violino della Mozart, Wolfram Christ, già prima viola della Berliner philarmoniker ora solista, Diemut Poppen, sempre alla viola, e Gabriele Geminiani, primo violoncello di Santa Cecilia.

20.00. L'ex premier Romano Prodi, in ha visitato la camera ardente, ricordando il marestro scomparso: "Non sono un esperto di musica. So quanto era grande ma non ho certamente la capacità o la finezza di dare un giudizio personale. Non posso dire che fossimo amici, ma vicini di casa con molta cordialità, certamente. Nel senso che tante volte ci siamo visti son stato qui da lui abbiamo scambiato tante opinioni su tanti problemi. Parlavamo più di politica che di musica. O meglio di politica musicale. E quindi è chiaro che sono personalmente addolorato’’. Prodi ha commentato anche le parole del ministro per i beni culturali, Massimo Bray, che aveva manifestato l’impegno per salvare l’orchestra Mozart, fondata da Abbado: ‘’Me lo auguro - ha detto - E’ stata una gran bella cosa. Cioè, evidentemente, se analizziamo la sua vita, non solo è stato un grande direttore d’orchestra, ma ha messo la musica a disposizione della comunità. E la Mozart è stato un contributo alla comunità’’.

E' morto il Maestro Claudio AbbadoIl cordoglio delle istituzioni - Quel concerto in Santo Stefano nel 2010