Bologna, 12 febbraio 2014 -   DUE PINGUINI, entrambi maschi, si incontrano nello zoo di New York e si innamorano. Tanto che il custode del parco affida loro un uovo di un’altra coppia perché lo covino: nasce così Tango. Il libro che racconta questa storia di amore omosessuale (vera) sarà presentato alla biblioteca Scandellara il 29 marzo ed è disponibile in molte altre, a partire da Sala Borsa. Si chiama ‘E con Tango siamo in tre’ (edito da Junior) ed è indicato per «i bambini di età compresa tra i quattro e gli otto anni». Dalle 10 alle 12, circa 15 bimbi scopriranno la storia della famiglia non tradizionale di Roy e Silo, due pinguini antartici maschi «che si amano e desiderano avere un cucciolo tutto loro. Perché è l’amore che crea una famiglia», si legge sul pieghevole che presenta l’iniziativa.

IL LABORATORIO didattico è stato ideato dal Centro di documentazione del Cassero, in collaborazione con le Famiglie Arcobaleno e l’associazione Frame, e patrocinato dal Comune: ‘Tante storie, tutte bellissime!’, si intitola il ciclo d’incontri. E’ proprio il sindaco Virginio Merola, nell’opuscolo di presentazione, a spiegare il valore di queste letture per bambini che in altre parti d’Italia (a Venezia in particolare) stanno sollevando tante polemiche: «Tante storie per raccontare le differenze di cui la realtà che ci circonda è piena — scrive il primo cittadino —. E’ con soddisfazione che diamo sostegno a iniziative come questa, perché offre una possibile chiave di lettura della diversità e un’occasione di incontro e di crescita. Il superamento di qualsiasi forma di discriminazione rappresenta un obiettivo di mandato di questa amministrazione».

Difatti tra i tanti racconti che vengono letti ai bambini durante questo il ciclo di incontri, che terminerà a giugno, ci sono molte edulcorate storie di discriminazione o di rivendicazione del mondo omosessuale e transgender. Come quella letta in Sala Borsa il 25 gennaio, ‘Nei panni di Zaff’. Si legge così sulla presentazione: «Ma Zaff, tu sei maschio! Puoi fare il principe, il re, il meccanico, l’ingegnere, il maresciallo dei carabinieri... ma la principessa proprio no!». Durante il laboratorio si facevano giocare i bambini disegnando e ritagliando i vestiti per Zaff.

MA LE LETTURE di storie gay fanno discutere: «Strumentalizzazione politica dei più piccoli — alza il dito Lucia Borgonzoni, pasionaria leghista di Palazzo d’Accursio —: si usano i bambini per un credo politico. Non c’entra nulla con la rivendicazione gay, si solo crea confusione. E’ una discussione che deve rimanere nel mondo adulto. Questo laboratorio non dovrebbe esistere».

Saverio Migliari