Bologna, 14 febbraio 2014 - Una foto in bianco e nero con sotto un versetto tratto dal libro di Giobbe contenuto nella Bibbia. Poi fiori colorati sulla bara: si e’ aperta a Bologna questa mattina alle nove la camera ardente (foto) per Roberto ‘Freak’ Antoni (foto), lo storico leader degli Skiantos scomparso mercoledi’ scorso dopo una lunga malattia.

Il feretro e’ arrivato a Palazzo d’Accursio, sede del Comune di Bologna, dove e’ stata allestita (nella sala Tassinari) la camera ardente che rimarra’ aperta fino alle 14. Vicino al libro delle firme una foto del cantante con sotto la frase del libro di Giobbe: “Percio’ io non terro’ la bocca chiusa, parlero’ nell’angoscia del mio spirito, mi lamentero’ nell’amarezza del mio cuore”. Anche gli Skiantos (video) hanno voluto ricordare ‘Freak’ Antoni con una corona di fiori. Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, salutera’ l’artista scomparso con un intervento previsto in tarda mattinata. (Fonte Agi)

Tra i personaggi dello spettacolo a salutarlo, Elio e Rocco Tanica degli Elio e le storie tese, Samuele Bersani, Fabio De Luigi. “È una perdita in termini umani”, ha detto Bersani, stamane, passando a rendere omaggio in sala Tassinari. “L’ho incontrato tante volte, l’ultima in un supermercato prima di Natale e ho capito che non stava per niente bene. Anche se lo sapevo”. Oggi, aggiunge il cantautore romagnolo, “mi dispiace, mi dispiace molto, e’ una perdita in termini umani ed e’ molto sentita. Mi dispiace anche che ultimamente mi ritrovo sempre qui”, conclude, accennando al fatto che, nello stesso cortile, quasi due anni fa, ci fu la camera ardente di Lucio Dalla. “Questa citta’ sta diventando quella delle bandiere a mezz’asta”, conclude.

 

Merola: "Poeta finissimo, sì a un concerto per Freak"

Va bene pensare a un concerto, una via o un giardino per Freak, ma forse per lui ci vorrebbe un posto che non esiste, da inventare. Perche’ Roberto Freak Antoni “e’ stato un poeta di assoluta finezza politica” e “anche Bologna gli ha dato conferma che ‘non c’e’ gusto ad essere intelligenti in Italia’, una sua frase sintesi suprema della crisi politica e morale del nostro Paese”. Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, oggi, in camera ardente ha dato cosi’ l’ultimo saluto al leader degli Skiantos, scomparso a causa di una malattia mercoledi’ scorso.

“Certo che faremo un concerto per Freak, gli si puo’ intitolare una strada o un giardino, ma sarebbe veramente bello che avessimo tutti uno scatto di salutare demenza e ci impegnassimo a chiamare Roberto Freak Antoni un posto dove sai come entri, ma poi non sai come ne esci. E se anche forse questo posto non c’e’ andrebbe inventato... e non abbandonare l’idea che potrebbe essere Bologna”, ha detto poi il sindaco, rispondendo a chi, come Dandy Bestia (altro membro della band) stamane ha lanciato l’idea di organizzare un concerto per il 16 aprile, il giorno in cui Freak avrebbe compiuto 60 anni. Un’iniziativa che, peraltro, avrebbe gia’ il “si’” di Luca Carboni, di Samuele Bersani, di Federico Poggipollini di Gaetano Curreri, tutti passati in Sala Tassinari, in mattinata, a salutare Freak. E a ribadire che Roberto Freak Antoni non e’ stato abbastanza capito, nella sua genialita’.

Freak “s’e’ stufato e se ne e’ andato, e siamo rimasti solo noi: quelli che una volta ha definito il suo pubblico di merda”, ha detto il sindaco, parlando accanto alla figlia di Freak, Margherita, e citando piu’ volte le frasi che hanno reso famoso il cantante. “La sfiga ci vede benissimo- ha proseguito Merola- E con lui la sfiga ha ingaggiato una battaglia epocale, ma alla fine Freak ha vinto: ce l’ha lasciata in eredita’. E senza di lui adesso vi confesso che mi sento io lo sfigato e so che non saro’ mai bravo come lui a domarla”.
Percio’, e’ stato l’invito di Merola, “Bologna deve mantenere aperto il varco alla divergenza alle idee di avanguardia se e’ vero che una citta’ e’ umana quando la differenza la fanno le persone”. Quanto al “dio dei dischi- ha concluso il sindaco- spero che lassu’ ti faccia lavorare, tanto”.

Anche Margherita ha voluto parlare di suo padre, ringraziato i suoi fans e il pubblico “che erano la sua vita”, e ricordato che “a lui capitava spessissimo di essere triste, ma cosi’ triste da chiedersi qual era il senso della vita”, tanto da cercare di “colmare quel vuoto coi concerti, la droga e storie d’amore improponibili”. Pero’, “mio padre era un grande, perche’ gridava, perche’ non si accontentava e perche’ il suo desiderio di felicita’ era piu’ forte dei concerti, della droga e di storie d’amore improponibili”. Quindi “e’ vero che Dio ci deve delle spiegazioni e spero proprio che ora te le dia”, ha chiosato la ragazza.

Freak e’ stato “una grande fonte di ispirazione” per Luca Carboni, che con lui ha anche collaborato e, nel lasciare la camera ardente ha detto: “Ha avuto una vita non facile artisticamente, non e’ stato capito, ma verra’ scoperto”. Di certo, dice Gaetano Curreri, che con Freak aveva scritto una canzone, “non seguiva schemi, li faceva, con una logica non di mercato, aveva la capacita’ di leggere il tempo e proiettarlo nel futuro”.
Per il chitarrista Federico Poggipollini, “gli Skiantos sono un’istituzione per Bologna, mi ricordo ancora bene il primo disco loro che ho comprato, era ‘Chinotto’”. Infine, il ricordo di Fio Zanotti che ripensa con un sorriso “a un litigio che facemmo in tv, mi manchera’ moltissimo, non so dirvi quanto”.

Anche lo sport bolognese lo ricorda

Stamane il pallone da basket, con le firme dei giocatori della Fortitudo, appoggiato sotto al feretro, e stasera i giocatori del Bologna calcio, nel riscaldamento prepartita, indosseranno una t-shirt con la sua faccia e la frase “Ciao Freak”. Anche il mondo dello sport bolognese omaggia Roberto Freak Antoni. Il Bologna Fc, infatti, nella sua pagina Facebook ha pubblicato oggi la foto della maglia che useranno prima del match di stasera a San Siro contro il Milan.