Bologna, 18 febbraio 2014 -  Quella degli amministratori di condominio ‘infedeli’ sembra proprio una truffa dura a morire. A tirare le somme di un ‘modo di fare’ ancora troppo diffuso e’ Federconsumatori Bologna, nella conferenza stampa di oggi: solo negli ultimi anni la ‘categoria’, riferisce il presidente dell’associazione Maurizio Gentilini, si e’ approfittata di 30 condomini, pari a oltre mille famiglie coinvolte, con un ammanco complessivo di 1,3 milioni (ma il conto salirebbe a due milioni e mezzo tenendo conto anche dei casi non seguiti da Federconsumatori).

Alcuni se ne sono accorti solo dopo che Hera staccava la fornitura di gas, atteggiamento che viene criticato dai legali dell’associazione: “Potrebbe evitare che il danno si aggravi- lamenta Giampiero Falzone- ma ci ha sempre risposto che per questioni di privacy loro sono tenuti a comunicare gli insoluti solo all’amministratore di condominio”. Un cane che si morde la coda, e una posizione che non soddisfa affatto Federconsumatori.

 

Falzone spiega che le modalita’ delle truffe sono sempre molto simili: bollette non saldate, “movimenti imbarazzanti” tra i conti correnti di condomini diversi, e uso personale dei conti.
L’avvocato consiglia maggiore controllo sull’operato degli amministratori e di agire in fretta nel caso in cui si dovesse scoprire qualche irregolarita’. Di solito gli amministratori infedeli “cercano di rassicurare i loro clienti, dicono che metteranno tutto a posto, ma e’ solo un modo per prendere tempo”.