Bologna, 14 marzo 2014 -  L’acquisizione dello Sterlino, da realizzare con una spesa di tre milioni e 469.000 euro, come primo passo verso un “progetto piu’ ambizioso” che porti ad una gestione unica e ad un piano di riqualificazione di tutti gli impianti per il nuovo di proprieta’ di Palazzo D’Accursio. E’ l’iter comunicato oggi in conferenza stampa da Luca Rizzo Nervo, assessore comunale allo sport. L’acquisto dello Sterlino “e’ sicuramente una buona notizia”, afferma l’assessore, perche’ si conclude la vicenda “annosa e sicuramente problematica” che ha interessato una piscina la cui attivita’ e’ “centrale e fondamentale per la programmazione dell’attivita’ sportiva di Bologna”.

Con una delibera approvata martedi’, il Comune ha di fatto accettato la “proposta irrevocabile” di vendita avanzata dal Cusb: l’acquisto va perfezionato entro il 30 settembre e “l’unico vincolo che abbiamo, fissato dalla finanziaria, e’ una verifica sulla congruita’ del prezzo da parte dell’Agenzia del Demanio”: parere favorevole che “confidiamo” arrivi, aggiunge Rizzo Nervo, considerando la perizia effettuata solo due anni fa dal Credito sportivo. Palazzo D’Accursio deve ancora affrontare le modalita’ con cui affrontare l’esborso, ma e’ probabile che si giunga ad una rateizzazione simile agli attuali 490.000 euro all’anno che oggi il Comune eroga come contributo per l’impianto. Se in passato l’acquisto era da escludere per i vincoli a cui l’amministrazione e’ sottoposta, oggi “continuiamo a muoverci in pertugi molto stretti- afferma Rizzo Nervo- ma abbiamo trovato le condizioni per arrivare a questa soluzione”.

Si dice “felicissimo” dell’epilogo Lorenzo Lentini, presidente del Cusi e commissario del Cusb, ringraziando “un’amministrazione concreta e attenta al territorio”. Per le sue caratteristiche, lo Sterlino e’ un impianto che “guarda piu’ alla citta’ che non ad un’utenza specializzata come quella universitaria”, sottolinea Lentini: mantenerne la proprieta’ “sarebbe stato molto gravoso per l’Universita’ e per il Cusb”. Cusb che, pero’, manterra’ la gestione temporanea dell’impianto fino al 30 settembre, cosi’ da garantire la continuita’ dell’anno natatorio in corso.

A quel punto, il Comune dovra’ trovare un nuovo gestore e Rizzo Nervo punta ad inserire questa partita nell’ambito di un “progetto piu’ ampio, ambizioso e necessario” che riguarda l’intero sistema natatorio bolognese. Una gestione unica che in questo disegno vede insieme lo Sterlino, le quattro piscine comunali oggi affidate ad un’Associazione temporanea di imprese (Ati), quella dello stadio (i cui lavori termineranno entro giugno 2015, assicura l’assessore) e la Tanari, oggi di proprieta’ provinciale. Oltre alla gestione, poi, il Comune punta ad inserire in questo progetto anche la manutenzione straordinaria degli impianti (che dovrebbe consentire, inoltre, di riaprire anche la palestra per la ginnastica artistica dello Sterlino). Si profila, dunque, un bando unico: in questa prospettiva, pero’, sarebbe necessario trovare un accordo con l’Ati che oggi gestisce le quattro piscine, con una risoluzione anticipata del contratto (che scade nel 2014).

Ovviamente, per un bando di questo genere, l’Ati oggi in campo e’ il candidato ideale. “Rappresenta oltre il 90% delle gestioni delle piscine in citta’, e’ un soggetto credibile, serio e con cui finora abbiamo lavorato bene”.

(Dire)