Bologna, 18 marzo 2014 - È morto stamattina al policlinico Sant’Orsola dov’era ricoverato, il grande italianista, filologo, saggista e critico letterario Ezio Raimondi (FOTO).

Era nato a Lizzano Belvedere il 22 marzo del 1924 ma fin da bambino ha abitato a Bologna.  Oltre alla sua straordinaria carriera accademica nell’Universita’ di Bologna e’ stato professore ospite in numerose universita’ straniere ed e’ stato a lungo anche presidente de ‘Il Mulino’.

Raimondi e’ ricordato anche per le sue doti di docente, per aver fatto amare a generazioni di studenti la letteratura italiana. Fra loro Francesco Guccini che, pur non essendosi laureato dopo aver dato tutti gli esami, ebbe uno stretto rapporto con Raimondi, che lo conforto’ sulla bonta’ dei suoi versi che poi avrebbe messo in musica.

Dal 1975 ha insegnato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bologna. Inizialmente è professore di storia del teatro, poi diventa titolare della cattedra di Letteratura italiana all'Università di Bologna (corso di laurea in Lettere classiche e moderne).

Il sindaco di Bologna Virginio Merola ha espresso, a nome della città, il cordoglio per la scomparsa di Ezio Raimondi: “Ezio Raimondi era in grado di unire nella sua persona modestia, capacita’ critica, grande rispetto per le Istituzioni e vivida immaginazione. Forse proprio per questo e’ rimasto impresso un grandissimo numero di studenti. Con lui Bologna e l’Italia intera perdono un esempio di vita incentrata sul rigore e sulla capacita’ comunicativa”. 

Con Raimondi, secondo Palma Costi, presidente dell’assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, scompare “uno dei piu’ grandi studiosi della letteratura italiana, e per molti anni alla guida dell’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali dell’Emilia-Romagna. Esprimo le condoglianze alla famiglia del professor Raimondi e all’Universita’ di Bologna. Illustre italianista, il suo lavoro di ricerca e la sua attivita’ di docente hanno permesso a tanti, di generazioni diverse, di conoscere i capolavori della nostra letteratura. L’Emilia Romagna e l’Italia perdono un intellettuale di grande rigore, davvero un esempio per tutti”.
Grande intellettuale e maestro di vita”, lo ha definito l’assessore alla cultura della Regione Massimo Mezzetti.
Anche la presidente della Provincia Beatrice Draghetti, ha ricordato Raimondi: "un figlio della nostra terra, era nato a Lizzano in Belvedere come un altro grande, Enzo Biagi, che con i suoi studi e le sue bellissime lezioni ha accompagnato intere generazioni di giovani nella nostra Universita’ dando un contributo di altissimo profilo alla cultura del nostro Paese, e non solo”.

“La nostra citta’ - ha detto Simona Lembi, presidente del consiglio comunale di Bologna - piange una delle sue menti migliori, un intellettuale che sapeva affascinare nel raccontare il bello della cultura e il valore della parola. Mai come ora, in un’epoca segnata dalla necessita’ di rinnovare il valore della cultura per la crescita e la coesione sociale delle nostre comunita’, la scomparsa del Professor Raimondi ci fa sentire tutti piu’ soli, piu’ poveri, piu’ bisognosi di non dimenticare la sua lezione”.