Bologna, 3 aprile 2014 - 'Sciopero del pasto' il prossimo 5 maggio nelle scuole materne ed elementari di Bologna. E rischia di essere solo il primo di una serie. Lo ha deciso la riunione dell’Osservatorio mense scolastiche che si e’ tenuta la settimana scorsa in cui si sono discussi i vari temi al centro del confronto con il Comune per il nuovo bando della refezione scolastica. Di fatto, dopo averlo a lungo annunciato come possibilita’, i genitori scontenti del servizio e delle risposte del Comune sulla sua evoluzione futura, il 5 maggio manderanno a scuola i propri figli con il pasto preparato da casa (panini), segnalando contemporaneamente al servizio mensa che l’alunno risulta assente; e cosi’, per quel giorno, Seribo non incassera’ la retta dovuta (nelle mense scolastiche infatti vige la tariffa a consumo: si pagano le volte in cui si mangia).

Nella riunione dell’Osservatorio, come si legge sul sito dell’Osservatorio stesso, si e’ parlato degli “utili sempre piu’ alti” di Seribo “a fronte del calo del costo delle materie prime” e della “reticenza a reinvestire in qualita’ (su cibi e attrezzature)”; si e’ parlato del nuovo appalto e delle “risposte non chiare da parte dell’amministrazione sulle procedure e sulle tempistiche”; si e’ discusso dell’andamento della commissione mensa cittadina e della “mancanza di risposte alle domande pressanti dei genitori nelle piu’ svariate sedi (lettere, commissioni consiliari, incontri, interviste, giornali)”. Nella riunione, pero’, si e’ anche detto che “si sono iniziati a vedere i primi risultati delle sperimentazioni di miglioramenti a breve (olio di oliva e incremento frutta, incremento lavastoviglie e eliminazione di parte delle stoviglie usa e getta) ma tardano ad arrivare impegni chiari e concreti sul futuro”. Il che preoccupa le famiglie.

Lo scontento, stando sempre a quanto racconta il sito dell’Osservatorio, si incardina su tre-quattro questioni: tariffe “troppo alte”, genitori che si sentono “in credito” verso i “grandi utili” di Seribo, garanzie non sufficienti sul bando. Fatto sta che “proponiamo come giornata di mobilitazione per lo sciopero del pasto il 5 maggio 2014, la prima di altre giornate che potranno seguire se non riceveremo risposte”.
Rispetto a questa scelta, si legge ancora, “sara’ assolutamente necessaria la collaborazione attiva di tutte le commissioni mensa scuola per diffondere l’informazione e chiedere supporto a tutti i genitori, seguire l’organizzazione pratica della giornata presso la propria scuola (contattare i dirigenti e il corpo insegnanti, identificare le modalita’ possibili-migliori per la riuscita dell’astensione)”.

(Dire)