Bologna, 10 aprile 2014 - AAA... Sede cardinalizia cercasi. La cura dimagrante a cui Papa Francesco vuole sottoporre il Vaticano prevede l’accorpamento di parecchi dicasteri e perciò a tanti porporati verrà chiesto di tornare sul campo e guidare una diocesi. Tra questi vi è anche il cardinale Domenico Calcagno, presidente dell’amministrazione della sede apostolica.

Noto alle cronache per aver consegnato all’arcivescovo Carlo Caffarra una busta, pur non conoscendone il contenuto, in cui era presente un accordo per mettere fine al contenzioso tra Curia e parenti sull’eredità Faac, dallo scorso autunno alcuni voci lo candidano a nuovo inquilino di via Altabella, tanto che lo stesso porporato ha commentato come in futuro avrebbe mangiato o la fiorentina o bevuto il lambrusco. Ammesso che nella ristrutturazione generale Bologna rimanga sede cardinalizia, ipotesi poco probabile, non avrà Calcagno come pastore.

Il Santo Padre ha chiesto a Caffarra di restare fino al giugno 2015 e per regola due cardinali elettori non possono abitare nella stessa diocesi. Inoltre rimangono alte le quotazioni di monsignor Francesco Cavina, attuale vescovo di Carpi. Stiamo però guardando troppo avanti: il dato certo è che, guarito da un noioso malanno di stagione, sabato sera il cardinale Carlo Caffarra guiderà la processione delle Palme.

di Massimo Selleri