Bologna, 11 aprile 2014 - "Volevamo realizzare un luogo dove stare bene. Se avessimo valutato i vantaggi economici, probabilmente oggi non saremmo qui". All’inaugurazione del Mercato di Mezzo, il presidente di Coop Adriatica Adriano Turrini si toglie qualche soddisfazione. La prima: aver creduto in "un progetto folle". La seconda, aver firmato un ‘compromesso storico’ con Ascom. Il presidente dei commercianti Enrico Postacchini e il direttore Giancarlo Tonelli parlano di "un progetto che ha restituito bellezza al Quadrilatero". Ed ecco la terza soddisfazione: aver sfatato il mito di Coop che occupa il centro. "Qui dentro troverete nove eccellenze del territorio — spiega Tiziana Primori —. Tutti scelti per le loro peculiarità, età media meno di 40 anni e molte donne". Il pane di Monghidoro, la carne di Monzuno, la mortadella di Zola. "È già città metropolitana", gongola l’assessore al marketing urbano Matteo Lepore".

Anche se molto parla di Coop: le birre di Baladin, la pizza di Eataly e i prodotti Granarolo, che lancia ‘La centrale del gusto’, una pasticceria-gelateria-bar che "se funzionerà — promette il presidente Gianpiero Calzolari —, diventerà un format da esportare". Al tavolo Francesco Ripa di Meana, direttore dell’Ausl, proprietaria dell’immobile, a cui il Coop verserà 166mila euro annui per dodici anni. Due lustri per vedere l’effetto che fa. Soprattutto ai turisti. "Ma in questo posto passeggeranno anche molti bolognesi", è sicuro Romano Prodi, intrattenutosi a lungo nel pomeriggio. Dall’altro lato del vetro c’è la Coop Ambasciatori. "Abbiamo presentato un progetto di ponte tra i due primi piani per collegarli", sogna il sindaco Virgino Merola. E la Soprintendenza? "Speriamo che sia comprensiva".

Simone Arminio

Venerdì 11 aprile in regalo con il Carlino un inserto dedicato al nuovo Mercato di Mezzo