Bologna, 12 aprile 2014 - Non più solo multe a chi parcheggia in doppia fila: dalla prossima settimana ‘Scout’, il sistema di contravvenzioni in movimento già in uso dalla Polizia Municipale, sanzionerà anche chi corre troppo sulle strade cittadine. Diventerà, in definitiva, anche un autovelox mobile (denominato ‘Scout Speed’) a disposizione dei vigili urbani per pizzicare chi supera il limite di 50 km/h sulle strade cittadine (56, in realtà, considerato il limite di tolleranza previsto dal codice della strada).

I controlli, e le relative multe, sono dietro l’angolo: il sistema entrerà in funzione già dal prossimo lunedì pomeriggio (il 14 aprile) e si concentrerà, come annuncia l’assessore alla Mobilità, Andrea Colombo, sulle strade «in cui c’è il più alto tasso di incidentalità per eccesso di velocità»: viali, via Stalingrado, Murri-Toscana e Saffi-Emilia Ponente-Marco Emilio Lepido.

Per ora l’apparecchio in dotazione sarà solo uno (costo circa 40mila euro) e verrà montato su una Fiat Bravo con le insegne della Polizia Municipale, permettendo così quattro diversi tipi di rilevazione della velocità: con la pattuglia ferma o in movimento e le automobili in allontanamento o avvicinamento. L’effetto deterrente del nuovo sistema è teoricamente altissimo, visto che potenzialmente ogni Fiat Bravo della Municipale incontrata per strada potrebbe essere quella che, a bordo, monta l’autovelox.

Il sistema è omologato dal Ministero dei Trasporti e il suo uso dovrebbe resistere, giuridicamente parlando, a qualsiasi ricorso. I sindacati dei vigili urbani avevano infatti chiesto di recente un incontro per discutere proprio dei risvolti legali di questo nuovo sistema, ricevendo dal Comune rassicurazioni in merito.

«Bologna è la prima grande città a dotarsi dell’autovelox mobile. Questa è una battaglia di civiltà, in cui il vero obiettivo è multe zero e sicurezza 100%» dice l’assessore Colombo. Che poi si appella ai cittadini, invitandoli a segnalare all’amministrazione «le strade che ritengono più pericolose per il mancato rispetto dei 50 km/h» per decidere dove estendere i controlli.

Andrea Zanchi