Bologna, 12 aprile 2014 - Elena Zivieri non vede l’ora di cominciare l’attività, al Mercato di Mezzo (foto). «Poter cucinare all’istante la nostra carne era un vecchio sogno dei Zivieri», ammette.

Eccovi accontentati quindi con RoManzo.
«Merito anche dell’incontro con lo chef Fabio Fiore di Quantobasta, uno dei tanti ristoranti con cui collaboriamo in città e altrove. Dalle nostre carni e dalla sua fantasia nasceranno piatti cotti al momento».
E chi vorrà comprare solo la vostra carne?
«La troverà, confezionata di fresco, o potrà ordinarne la consegna a domicilio».
La sfida, per voi, resterà la cucina?
«È la novità, quello che finora non ci siamo potuto permettere. E sarà anche un modo per mostrare ai clienti le giuste modalità di cottura e il modo per esaltare le nostre carni».
Volevate, anche voi, chiudere il cerchio.
«Siamo partiti, molti anni fa, con una semplice macelleria. Nel tempo è arrivato il macello, che ci permette di conoscere gli animali e certificarne la provenienza, di seguire tutto il processo di lavorazione. Dall’altro lato del percorso, in effetti, mancava la cottura».
Aprirete per pranzo?
«No, a colazione, con uova e bacon. Poi a pranzo sarà il tempo dei panini, delle polpette, le salsicce alla piastra, i toast e tutto il resto e così nel pomeriggio. Cercheremo di diversificare l’offerta per fasce orarie, anche se sarà sempre disponibile tutto».
Siete anche gli unici ad avere rinunciato a parte del bancone per creare dei micro tavolini.
«Ci saranno quattro sedute. Ci tenevamo. E lo spazio di vendita perso lo recuperiamo all’esterno, con l’apertura su via Pescherie vecchie».