Bologna, 13 aprile 2014 - «CON QUESTO posto chiudiamo i cerchio, completiamo la filiera, potremo dire di partire dal frutteto per arrivare fino al frullato. Se non è una grande sfida...». Simone Gardotti è uno dei sette dipendenti che Agribologna (il più grande consorzio di frutta e verdura del bolognese) ha deciso di dedicare al progetto Mercato di Mezzo.

Cosa troveremo sul vostro banco? Facile: frutta.
«Beh, non la farei così semplice. Offriremo, piuttosto, quello che manca alla nostra filiera: frullati, centrifugati, spremute, macedonie fresche e frutta sbucciata e pronta per essere mangiata qui, magari dopo aver mangiato la carne, il pesce o un panino in uno degli altri banchetti. Oppure per strada, a lavoro o appena arrivati a casa»

Come vi chiamerete?
«Pensavamo a un nome che spiegasse questo nostro passaggio epocale. Il passo avanti è sbucciare la frutta che finora vendevamo per prepararla. Così abbiamo deciso: ci chiameremo Sbuccio. Sarà il nostro primo punto vendita diretto».

Conoscerete per la prima volta il consumatore finale?
«Esatto. Fino ad ora ci eravamo limitati a produrre e consegnare la merce ai fruttivendoli, supermercati e poi ristoranti e mense con Conor, il nostro referente commerciale».

Quando aprirete?
«Al mattino presto, per le colazioni. Ma poi continueremo fino a sera. Una pausa con la frutta è l’ideale in moltissimi momenti della giornata».