Bologna, 15 aprile 2014 - Il pane di Calzolari aveva già conquistato Bologna, dove c’è un punto vendita in via delle Fragole e in più rifornisce una lunga serie di ristoranti e negozi.

«Ci lanciamo in questa nuova sfida del Mercato di Mezzo, orgogliosi di arrivare nel Quadrilatero — sorride Patrizia Fabbri, 42 anni, responsabile della vendita —. Ma una cosa è imprescindibile: il pane continuiamo a farlo a Monghidoro: ci viene bene lì da quadi sessant’anni, e perciò non si tocca».

Fabbri, che effetto fa questo posto?
«Penso al mitico Francone, il fondatore. Venire a vendere il pane in piazza Maggiore era il suo sogno».
Il vostro è il negozio più piccolo.
«Noi vendiamo soltanto pane, direttamente ai clienti come agli altri otto negozi del Mercato. Al companatico ci pensano loro».
Dire ‘soltanto pane’, pensando alla vostra gamma di prodotti, ci permetta, è riduttivo.
«Da qualche tempo si è arricchito anche dei prodotti della tradizione alto-atesina, merito della curiosità di Matteo Calzolari. In ogni caso venderemo il nostro pane anche nei baracchini degli altri. Realizzeremo ogni giorno un sacchetto con cui rifornire tutti i punti vendita del Mercato di Mezzo».
In quanti sarete?
«Quattro persone. Tutte donne. In casa Calzolari abbiamo fatto da tempo un patto: gli uomini fanno il pane di notte e le donne lo vendono di giorno».
Arriverete anche a fare il pane direttamente qui?
«Quello no, sta benissimo in montagna, a Monghidoro. Ma come facciamo da tempo, porteremo ogni giorno il pane in città. Non lo faremo mancare».