Bologna, 16 aprile 2014 - Violenza sessuale di gruppo ai danni di una ragazza 18enne: è questa l'accusa con cui due ragazzi, di 20 e 21 anni, sono stati arrestati ieri a Bologna. Secondo l'accusa, i due avrebbero iniziato a molestare la giovane sul bus. Poi l'avrebbero seguita in strada e pesantemente palpeggiata. Uno l’avrebbe anche trascinata vicino una siepe e le avrebbe detto "sei stata rapita". Ad avvertire la municipale è stata una ragazza con cui la vittima si era confidata appena arrivata a scuola. Gli agenti sono così riusciti a rintracciare i due giovani.

Dell'arresto è stato avvisato il pm Antonella Scandellari e i due - un cuoco 21enne di origine eritrea e un disoccupato 20enne nigeriano - ora sono nel carcere della Dozza. Sono accusati anche di rapina in
concorso perché, a un certo punto, mentre il primo ha allontanato la ragazza trascinandola per un braccio, l'altro le ha strappato il cellulare per poter memorizzare il numero nel proprio telefono: l'ha chiamata cinque volte dopo che la giovane si era rifugiata a scuola.

"E’ un’aggressione gravissima e disgustosa. Bravissimi gli agenti della polizia municipale". Con queste parole il procuratore aggiunto di Bologna Valter Giovannini ha commentato l’episodio.

Al termine dell’udienza che si e’ tenuta alla Dozza, il gip ha disposto la convalida dell’arresto e custodia cautelare in carcere per i due ragazzi che erano assistiti d’ufficio dall’avvocato Patrizia Casella. Davanti al giudice hanno dato una diversa versione dei fatti riferiti dalla presunta vittima, dicendo di averla incontrata sull’autobus e sostenendo di essersi messi a parlare con la ragazza, con la quale si sarebbe instaurato un rapporto in termini amichevoli.