Bologna, 17 aprile 2014 - Almeno cinque episodi, accertati dalla squadra Mobile, avrebbero visto quell'uomo, un imprenditore di 50 anni, molestare la figlia della compagna, di soli 8 anni. Il 50enne, originario di Napoli, è finito agli arresti domiciliari per violenza sessuale su minore aggravata dal fatto che la vittima all'epoca dei fatti aveva meno di 10 anni e dall'abuso della relazione domestica. A firmare l'ordinanza di custodia cautelare è stato il gip Gianluca Petrognani Gelosi.

Gli episodi incriminati, come è emerso dalle indagini coordinate dal pm Beatrice Ronchi, risalirebbero al periodo compreso fra il 2008 e il 2011 quando l’uomo, che viveva a Bologna e ora abita in un’altra regione, aveva una relazione con la madre della bambina oggi 14enne. "E' solo un gioco, non lo dire alla mamma" sarebbe stata una delle frasi che l'uomo rivolgeva alla piccola, sempre quando la madre non c'era. A confessarlo alla donna è stata la stessa ragazzina che è stata sentita con le accortezze necessarie e l'assistenza di uno psicologo e le sue parole sono state giudicate attendibili. Con le stesse cautele sono stati sentiti anche alcuni testimoni, tra i quali alcuni genitori di amichette della bambina, alle quali aveva fatto delle confidenze.

Nel 2008, nella scuola frequentata dalla bimba, gli insegnanti si sono accorti di un disegno in cui la piccola aveva raffigurato atti sessuali espliciti. Ma solo nel novembre dello scorso anno il disagio è esploso e la ragazzina ha raccontato le molestie subite.

Nell’interrogatorio di garanzia, l'uomo ha negato tutte le accuse sostenendo di non aver mai toccato quella ragazzina, una bimba all’epoca dei fatti, e che lei e’ un po’ chiusa di carattere, quindi mai e poi mai l’ha avuta sulle ginocchia. E aggiunge: “Sto vivendo un incubo, sono sconvolto”.

Ieri il legale dell’uomo ha gia’ presentato appello al riesame contro i domiciliari decisi dal gip di Bologna, Gianluca Patrignani Gelosi, mentre la pm Beatrice Ronchi aveva chiesto il carcere.
L’uomo, che ha una figlia di 23 anni avuta da una precedente relazione, ha cominciato nel 2003 il suo rapporto con la donna che oggi l’accusa di aver molestato la figlia: prima i due si vedono ogni tanto, poi nel 2011 comincia la convivenza, durata fino alla fine del 2013. Fino a quando, cioe’, la presunta vittima non racconta gli abusi del ‘patrigno’: si tratta di almeno cinque episodi, i primi risalenti a quando la ragazzina aveva 8 anni, nel 2008, e andati avanti fino al 2011.

La madre, secondo la ricostruzione dell’indagato, decide di mettere ‘in pausa’ la relazione fino a quando non si fara’ chiarezza sull’episodio, ma continuano i contatti fra i due per qualche tempo. Poi la loro storia va man mano scemando.