Bologna, 18 aprile 2014 -DA MODENA fino al tempio del buon cibo, nel cuore di Bologna. Per Massimo Romani, direttore generale di Grandi Salumifici Italiani (spa quotata in borsa che somma marchi celebri come Casa Modena, Unibon, Senfter e la bolognese Alcisa), il baracchino in apertura al Mercato di Mezzo è un piccolo sogno che si avvera.

Romani, com’è successo? «Siamo stati coinvolti nel progetto da Coop Adriatica. Il Mercato di Mezzo rappresenta la filiera dell’eccellenza gastronomica. Siamo orgogliosi di prendervi parte».

Avrete trenta metri quadrati come tutti. Come li userete? «Ce li faremo bastare, parché la filosofia del mercato è la carta vincente di quel progetto. In ogni caso cercheremo di sfruttarli al meglio esponendo il meglio dei nostri prodotti».

Quali dei vostri marchi vedremo? «Sicuramente a Casa Modena, poi Senfter e ovviamente Alcisa».

Doppia la sfida per voi, visto che non avevate mai avuto una vendita diretta. «Sì, se escludiamo i negozi che abbiamo all’interno dei due stabilimenti principali, a Modena e in Alto Adige. Così, per prima cosa, abbiamo dovuto cercare il partner giusto. Lo abbiamo trovato nei gestori dell’Antica Moka di Modena. Con loro abbiamo creato una società ad hoc per gestire il nostro spazio».

Che nome avrà? «La chiameremo Antica bottega».

Su cosa punterete? «Cercheremo di rispondere al meglio alla tipologia mercato, anche se trattiamo salumi. Per farlo abbiamo pensato a una sorta di stagionalità dei nostri prodotti, privilegiando i salumi più freschi e leggeri per l’estate e quelli più sofisticati e calorici per l’inverno».

Come vede, da Modena, il progetto di Bologna city of food? «È tutto molto interessante e ci guardiamo con molta curiosità. Su Fico, ad esempio, stiamo ragionando. Anche se per il momento le nostre forze sono concentrate sull’Expo».