Bologna, 19 aprile 2014 - A Torino e in molte città d’Italia, la birra Baladin è da tempo un culto. Di Teo Musso, che nel 1986 avviò la sua attività aprendo una creperia in un paesino delle Langhe, si dice che parli alle sue birre artigianali e faccia loro ascoltare la musica, con la certezza che le vibrazioni sonore contribuiscano a dare un preciso carattere a ogni tipo di produzione. Il suo socio Elio Parola, classe 1965, ne asseconda l’estro fondando per lui una serie di nuove birrerie da affiancare alla distribuzione. A Bologna occuperanno uno dei nove banchetti e un sotterraneo dove continuare a bere fino a notte.

Parola, perché Bologna?

«La Coop ci ha raccontato il progetto del Mercato di Mezzo e ne siamo rimasti estasiati. L’idea di creare un vero e proprio mercato moderno, fatto di piccole botteghe grandi quanto un antico banchetto di merci ci ha fulminati».

Avete però dovuto rinunciare alla cucina. Con cosa accompagnerete le vostre birre?

«Basta guardarsi attorno: questo posto è pieno di posti fantastici dove comprare cibo unico, caldo o freddo. Noi faremo panini e altre cose, altre le acquisteremo direttamente dagli altri banchetti. Ma vedere gruppi di persone scendere le scale della libreria con in mano un cartoccio di pesce del Pavaglione, una confezione di spiedini o un panino fatto con i salumi di Grandi Salumifici o di Coop e venire a mangiarlo da noi per accompagnarci la nostra birra sarà la vera vittoria».

Lo fate per una sorta di buon vicinato?

«No lo facciamo perché è questo lo spirito adatto. La commistione di storie e prodotti è l’anima di questo posto. Si vede da come è conformato. La stessa cosa sarà altrove? RoManzo, dove il macellaio Zivieri e il cuoco Fabio Fiore cucineranno la carne sul momento, ci ha chiesto di vendere la nostra birra. E da noi si potrà venire, dopo aver fatto la spesa, con una bottiglia di birra da riempire e imbottigliare sul momento per portarsela a casa».