Bologna, 20 aprile 2014 - Trenta tavolini, sessanta coperti. «Almeno sulla carta - ride Gianluca Esposito, giovane chef bolognese, 33 anni, già direttore del ristorante Italia a Eataly Roma -. Perché tutti gli spazi, qui al Mercato di Mezzo, sono calcolati al millimetro». Siamo sul soppalco realizzato all’interno del mercato, al quale si accede dalla scalinata posta proprio in mezzo allo spazio del mercato. Metà dello spazio è destinato alla pizzeria di Eataly. L’altra metà adibita a tavolini liberi, dove venire a consumare le cose acquistate, oppure a rilassarsi, collegarsi a internet, parlare. Anche Eataly, oltre alla pizzeria classica, ha il suo banchetto da mercato.

Esposito, cosa venderete? «Ci sarà un banco aperto fin dal mattino con la pizza al taglio o dove acquistare pizza tonda da portare a casa. La stessa che, più in là, serviamo ai tavoli». 

Speciale in cosa? «Farina del mulino a pietra naturale, forno a legna, autolisi per la semplificazione degli zuccheri per renderla più digeribile, lievitazione di 48 ore e poi tutti i prodotti Eataly».

Un centinaio di tipologie? «No, solo dieci pizze differenti. Unico vezzo, la pizza alla mortadella. Ci sembrava il minimo».

Una naturale prosecuzione della Coop Ambasciatori, qui di fianco. «Gli Eataly in giro per il mondo sono tutti gestiti a singoli ristoranti per ogni tipologia di cibo. La Coop Ambasciatori è un progetto ibrido, particolare, ci siamo dovuti limitare molto. La pizzeria al Mercato di Mezzo completa quel progetto».

Qualche vezzo? «Ci permetteremo anche gli antipasti con i salumi e formaggi locali, una selezione di vini, di birre artigianali e poi Luca Montersino e i suoi dolci Golosi di salute, realizzati facendo attenzione a tutte le allergie alimentari. Ce n’è per tutti i gusti