Bologna, 20 aprile 2014 - Prime pagine di sorrisi stereotipati, il più delle volte di illustri sconosciuti, poi ho visto anche una intera pagina per celebrare la moda del ‘selfie’. A me sembra uno stupido desiderio di autocelebrazione di gente che crede così di valere qualche cosa. I quotidiani stanno disimparando a scrivere, li salveranno queste nuove mode?

Attilio Menconi Orsini

Risponde il vicedirettore de il Resto del Carlino Beppe Boni

La vita dei quotidiani, un mondo in grande evoluzione, non dipende dai selfie, nè tantomeno dai giochi e dalle consuetudini che ruotano intorno ai social network. I giornali, come gli altri organi di informazione, registrano, raccontano e commentano la vita della società. Il selfie, o autoscatto, è una moda e come tutte le mode passerà. Anche Papa Francesco fa i selfie. La tecnologia aiuta, i vip ci scherzano ed ecco che l’autoscatto diventa fenomeno di costume. Nulla di nuovo. Ai primi del XX secolo la granduchessa russa Anastasia Nikolaevna a 13 anni battè tutti sul tempo. Con la sua Kodak Brownie fece clic dopo essersi sistemata davanti allo specchio. La nobildonna confessò «...mi tremavano le mani». Quell’ immagine è stata custodita a corte. Pensate se Anastasia avesse potuto diffonderla con Whatsapp, Facebook o Instagram. Altri scatti, altri tempi.

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