Bologna, 20 aprile 2014 - A VOLTE ritornano. Ma allora Piazza Verdi è un problema di ordine pubblico sì o no? Sul servizio dinamico (controlli volanti e perlustrazioni a piedi da parte delle forze dell’ordine), assicura il questore Vincenzo Stingone, non si torna indietro.

Ma l’impressione è che il tanto vituperato (a volte anche da noi) ‘blocco’ delle camionette accanto al Comunale non fosse così inutile, almeno sul fronte dell’immagine e della percezione della sicurezza. Piazza Verdi è un problema di ordine pubblico, eccome se lo è.

La bottigliata volante ricevuta dalle due ragazze l’altra notte ne è l’esempio, nonostante l’impegno costante delle forze dell’ordine. È un problema di ordine pubblico come sempre più spesso accade in Italia — da Trastevere a Pisa — e solo la risposta ferma può essere un deterrente ai soliti idioti. Detto questo, c’è anche un problema di ordine culturale: lasciare la piazza durante l’estate sarebbe una sconfitta per tutta la città. Questo sì lascerebbe la strada solo alla violenza (nemmeno più alla movida con la sua faccia peggiore). Il Comune non ci penserà; la palla passa ancora al Quartiere, ai residenti e ai comitati, in bilico tra classica e libri; senza pensare, poi, all’ormai famosa causa per il palco più lungo di qualche centimetro di troppo, che farebbe passare la voglia di organizzare anche solo una partitella a tressette in partenza. Questo conta. Tutto il resto è noia (e dura da vent’anni).

Valerio Baroncini