Bologna, 22 aprile 2014 - NULLA in contrario sul diritto di manifestare in piazza. Ma metterei dei paletti per tutti. Alle forze dell’ordine imporrei l’esposizione del cartellino di riconoscimento e ai manifestanti il divieto di coprirsi la faccia con caschi o fazzoletti. E chi sgarra paghi le conseguenze, come prendere manganellate se si compiono atti di vandalismo, finire in carcere e rispondere dei danni.
Alberto Corsini, Bologna

 

Risponde il vicedirettore de il Resto del Carlino Beppe Boni

STIAMO dalla parte del ministro degli interni Angelino Alfano che dopo gli scontri di Roma è stato chiaro: gli attacchi contro le forze dell’ordine nelle manifestazioni sono inaccettabili. E ha aggiunto che mai verrà presa in considerazione l’ipotesi di un cartellino di riconoscimento per agenti o carabinieri impegnati nell’ordine pubblico. Ovvio che ciò esporrebbe gli uomini a rappresaglie. La legge prevede già il divieto di coprirsi il volto ma i simil - terroristi se ne fregano. E chi incendia di violenza i cortei viene punito in modo troppo lieve. Serve più severità, come avviene negli Usa e in Nord Europa. A volte, si dirà, la polizia esagera, come a Roma. Ma quando c’è uno scontro in atto nel caos, mentre volano sassi e fumogeni è difficile andare per il sottile. Ai violenti andrebbe attribuito un reato anche per le conseguenze di chi violento non è e viene ferito. Invece troppo spesso si incolpano gli agenti.
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