Bologna, 6 maggio 2014 - All’indomani dello ‘sciopero del pasto’ andato in scena ieri nelle scuole di Bologna, il sindaco di Bologna ammette le carenze di ascolto da parte dell’amministrazione e tende la mano ai genitori. “Evidentemente non siamo riusciti a spiegarci, non abbiamo ascoltato fino in fondo le cose che” i genitori “avevano da dirci”, dichiara Merola, oggi a Palazzo D’Accursio. “Quindi bene il risultato della protesta, adesso si passa ad un lavoro di confronto serrato - continua il primo cittadino - per cui e’ mia intenzione invitare una delegazione dei genitori per fare il punto sulle questioni che hanno sollevato, dalle tariffe al cento di produzione pasti”. Questa “e’ la cosa importante: tenere conto dei pareri diversi che ci sono sulla questione. E’ interesse di tutti - sottolinea Merola - assicurare una qualita’ delle mense ad un prezzo accettabile e quindi mettiamoci al lavoro”.

Dunque, “chiedero’ un incontro nei prossimi giorni”, continua Merola, assicurando “piena trasparenza, accesso a tutti i dati, collaborazione piena da parte nostra per comprendere come mai non siamo riusciti ancora a rispondere appieno alle indicazioni dei genitori e alle loro preoccupazioni”. Gia’ in precedenza “abbiamo fatto diversi incontri, evidentemente non sono stati sufficienti, evidentemente - dichiara il sindaco - non ci siamo spiegati nel modo dovuto”. La protesta e’ “legittima, adesso pero’ - aggiunge Merola - ci sono anche le proposte: le ho lette dalla stampa, le voglio sentire dalla loro viva voce” perche’ “bisogna costruire un esperimento di partecipazione pieno, dove tutto venga definito con il massimo di condivisione possibile”.

(Fonte Dire)