Bologna, 9 maggio 2014 - Spese “non regolari” per circa 150.000 euro da parte dei partiti alla Regione Emilia-Romagna. E’ il responso della sezione di controllo della Corte dei Conti che ha inviato a viale Moro i suoi rilievi sui rendiconti 2013 dei gruppi con richiesta di “restituzione delle cifre” bocciate.

Come riporta la delibera pubblicata dalla stessa Regione le contestazioni non hanno risparmiato nessun gruppo: sono state rilevate “irregolarita’” nelle spese del Pd per 84.924 euro, in quelle del Movimento 5 stelle per 21.980 euro e in quelle di Forza Italia (ex Pdl) per 20.705 euro. Seguono a ruota l’Idv (10.073 euro), la Federazione della sinistra (5.891 euro) il gruppo misto (4.114 euro), la Lega (1.573 euro), l’Udc (967 euro) e Sel (645 euro).

I capigruppo fanno muro tutti insieme. Nel riaffermare “la convinzione di aver rispettato tutte le regole vigenti”, i presidenti dei gruppi assembleari sottolineano il fatto che “scorrendo i rilievi contenuti nella deliberazione della sezione regionale della Corte dei Conti risulta evidente come le contestazioni siano relative a spese tutte finalizzate ad attivita’ politico-istituzionali”. In questo senso, obiettano, si era gia’ espressa la Corte Costituzionale nella sentenza n.39 del 2014 “la’ dove si afferma che ‘il sindacato della Corte dei conti assume infatti come parametro la conformita’ del rendiconto al modello predisposto in sede di Conferenza e deve pertanto ritenersi documentale, non potendo addentrarsi nel merito delle scelte discrezionali rimesse all’autonomia politica dei gruppi, nei limiti del mandato istituzionale’”.

Inoltre, proseguono i capigruppo, “la gran parte delle contestazioni sono relative a spese annotate nei rendiconti 2013 ma relative a debiti gia’ assunti da ogni singolo gruppo nel 2012 e, appunto, solo liquidate nel 2013”. Oltretutto le “regole di spesa 2012 erano diverse, ma altrettanto regolari, da quelle poi subentrate per i rendiconti 2013, e quindi non assoggettabili al controllo sanzionatorio della Corte dei Conti”.

I partiti ribadiscono infine “ancora una volta la convinzione di aver rispettato tutte le regole vigenti e la nostra volonta’ di volerle rispettare cosi’ come la convinzione che si tratti di voci di spesa giustificate, perfettamente regolari e funzionali alla nostra attivita’”. In ogni caso “avvieremo quindi immediatamente gli approfondimenti del caso per far valere tutte le nostre ragioni”.

(Fonte Dire)