Bologna, 21 maggio 2014 - Piazza Maggiore è piena di gente, accorsa per ascoltare il candidato greco alle Europee Alexis Tsipras. Sono le 23 e più di 8mila persone stanno attorno al palco attendendo la fine del comizio. E un ragazzo, ben vestito, si mette fronte contro l’impalcatura del Palazzo del Podestà e inizia a urinare di fronte a tutti. Finché qualcuno non lo vede (impossibile non notarlo). E’ il proprietario del bar Giuseppe, che sta proprio su piazza Maggiore, a richiamarlo all’ordine. «Ehi, che fai?», chiede il commerciante, sperando di inibirlo. Il ragazzo si gira, sorriso a trentadue denti, e risponde beato: «Piscio!». Alché l’ultimo disperato tentativo del barista è quello della pubblica vergogna: «Allora adesso ti faccio una foto e la mando a tutti i giornali!».

Ma la minaccia, tradotta poi in azione, non è bastata affatto a impensierire l’elegante signorino, che ha continuato con la sua attività en plein air in tutta tranquillità. Ha mostrato il suo profilo migliore verso l’obiettivo del cellulare e ha sorriso di nuovo. «Questo bellimbusto questa sera, in piena piazza Maggiore, dopo il comizio ha pensato bene di urinare sulle colonne del portico del Podestà — racconta il barista Giovanni scandalizzato — mentre dietro di lui le persone, donne ma anche bambini, passavano». L’esercente che lavora in piazza Maggiore da tre anni racconta i dettagli dello scambio di battute: «Alla mia domanda su cosa stesse facendo ha risposto ‘piscio’ e ha continuato con quel sorriso di sfottò in faccia, consapevole che nessuno fa nulla». Nulla ha funzionato come deterrenza: «E anche quando gli ho detto che lo fotografavo per mandare la sua foto ai giornali — continua Giovanni — ha continuato con comodo fino a quando ha finito. Tutto questo davanti a un locale pubblico».

Il problema è sempre lo stesso, più volte denunciato da forze d’opposizione e comitati di residenti: «Ovviamente non c’era un vigile nei dintorni e il signorino ha terminato soddisfatto e ridendo», si sfoga il barista.
«Come si vede bene in foto il signorino non è né un barbone, né un punkabbestia né tantomeno un ubriaco — osserva il commerciante —, ma è ben vestito e curato, questo vuol dire che urinare per la strada è diventata un’abitudine di tutti». Non che sia un’attività rara quella dell’urinare pubblicamente in piazza. «Due giorni fa ne ho fotografato un altro che alle nove di sera stava sotto il Voltone del Podestà. Servirebbe una telecamera o un po’ più di illuminazione». Un ultimo appunto il signor Giovanni lo fa all’amministrazione e agli organizzatori dell’evento: «Quando si dà l’autorizzazione per eventi come quello si dovrebbe obbligare l’organizzazione a posizionare i wc pubblici nei dintorni, per dare la possibilità alla folla di avere un servizio igienico».

Saverio Migliari