Bologna, 24 giugno 2014 - Anna Maria Franzoni si è presentata questa mattina al tribunale di Sorveglianza di Bologna (FOTO) per l’udienza sull’istanza di detenzione domiciliare presentata dai suoi avvocati. Assediata da cronisti, fotografi e video operatori, non ha rilasciato dichiarazioni alla stampa. L'udienza si è conclusa nel primo pomeriggio: i giudici si sono riservati la decisione, prevista tra qualche giorno. Franzoni ha lasciato il tribunale in auto, da un'uscita secondaria, sempre senza parlare ai cronisti.


Al centro dell’udienza l’integrazione alla perizia psichiatrica sulla Franzoni che, dal 2008, è in carcere a Bologna dove sta scontando la condanna per l’omicidio del figlioletto Samuele avvenuto nel 2002. Da alcuni mesi Franzoni è stata ammessa al lavoro esterno in una cooperativa sociale di una parrocchia a Bologna e ha usufruito di permessi per tornare a casa dal marito e dai due figli.
 

La perizia psichiatrica è stata elaborata dal professor Augusto Balloni, perito dei giudici e arriva alla conclusione che dopo dodici anni dal fatto, per Anna Maria Franzoni non c’è piu’ il rischio di recidiva, secondo quanto conferma uno dei difensori della donna, avvocato Lorenzo Imperato.

Il sostituto procuratore generale Attilio Dardani ha dato parere contrario alla domanda di detenzione domiciliare speciale avanzata dalla difesa di Annamaria Franzoni.

Anna Maria è “ottimista e speranzosa” sulla decisione dei giudici in merito alla richiesta di detenzione domiciliare: lo ha detto Paola Savio, avvocato della ‘mamma di Cogne’ al termine dell’udienza presso il tribunale di Sorveglianza di Bologna. “Il tribunale - ha spiegato l’avvocato - ha tutto il tempo a sua disposizione. E’ importante che non si faccia mai fretta a nessuno quando si deve prendere una decisione di questo tipo”.

Nella perizia la recidiva e’ stata “categoricamente esclusa”: ha confermato il legale , spiegando che “la perizia del professor Balloni e la consulenza tecnica dei professori Pietrini e Sartori hanno sottolineato i limiti della perizia, peraltro abortita, del 2008 che mancava di tutta una serie di approfondimenti e aspetti che invece per loro sono stati molto importanti”. Oggi davanti ai giudici, come spiegato dal legale, la Franzoni non ha parlato avendo gia’ rilasciato dichiarazioni nel corso della precedente udienza .

 

“Spero una cosa: che Annamaria Franzoni venga dimenticata”. E’ l’auspicio di Augusto Balloni, il perito che ha incontrato piu’ volte la donna. “Questo - ha detto entrando in tribunale - sarebbe per lei il piu’ grosso regalo”. Rispetto alla pressione mediatica sul caso, Balloni ha detto di credere che la vicenda “debba essere fatta conoscere all’opinione pubblica. Pero’ se lei fosse lasciata tranquilla e orientata verso una dimenticanza, credo che ne gioverebbe”.