Bologna, 26 giugno 2014 -  Dopo anni di perizie e battaglie in tribunale Anna Maria Franzoni è stata ammessa alla detenzione domiciliare (foto - video) ma non potrà tornare a Cogne. Lo ha deciso il Tribunale di Sorveglianza di Bologna, accogliendo l'istanza della difesa. I giudici le hanno proibito di mettere piede nel Comune della Val d’Aosta dove fu commesso l’omicidio del figlio.

La notizia alla Franzoni è arrivata nella tarda serata di mercoledì. Lo conferma don Giovanni Nicolini, parroco della Dozza. Negli ultimi tempi la Franzoni aveva lavorato proprio per la cooperativa 'Siamo qua' guidata dal sacerdote. Don Nicolini si dice "contento perché Anna Maria ha fatto un percorso lungo e importante di integrazione". Ora la Franzoni potrà tornare a casa a Monteacuto Vallese:  il collegio ha discusso la perizia psichiatrica del prof. Augusto Balloni, che aveva escluso il rischio di recidiva di figlicidio per la donna. La  Franzoni sta scontando una condanna a 16 anni per l'omicidio del figlio Samuele, a Cogne, nel 2002. Da sei era in carcere. 

“Siamo felici”. E’ il primo commento di Paola Savio, avvocato di Annamaria Franzoni, alla decisione del tribunale di Sorveglianza che le ha concesso la detenzione domiciliare. “Si, ho sentito Annamaria. E’ felice”, ha detto il legale, spiegando che Franzoni non e’ ancora uscita dal carcere di Bologna e che ci sono “pratiche burocratiche da svolgere”. "Ci aspettavamo il provvedimento e la speranza era tanta", ha proseguito il legale.

La mamma di Cogne questa mattina è andata a lavorare regolarmente alla parrocchia della Dozza, per la cooperativa di don Giovanni Nicolini. "Sono molto soddisfatta" ha detto ancora l'avvocato Savio. La Franzoni tornerà a Ripoli Santa Cristina, dove l'aspettano il marito Stefano Lorenzi e i figli Davide e Gioele.

"Spero che questa decisione, molto meditata, giovi soprattutto a Gioele, che è nato senza colpa e ha subìto tutta questa situazione". Sono le parole del professor Augusto Balloni, incaricato dal tribunale di sorveglianza di redigere la perizia su Anna Maria Franzoni, per verificarne la compatibilità con il regime dei domiciliari. "Spero anche che la Franzoni riesca a buttarsi il passato alle spalle ed elaborare la tragedia, trovando nel profondo le sue risposte".

Nicoletta Tempera