Bologna, 26 giugno 2014 - Si chiude con la vittoria dei partiti di viale Aldo Moro il braccio di ferro con la sezione emiliano-romagnola della Corte dei Conti sulle spese dei gruppi dell'Assemblea nel 2013. La Corte dei Conti - Sezioni riunite in sede giurisdizionale, convocata ieri a Roma - ha annullato la delibera sella Sezione regionale che imputava al consigliere regionale dell'Emilia-Romagna, sospeso del Movimento 5 Stelle, Andrea Defranceschi l'irregolarità nel pagamento anticipato di due contratti di lavoro, ritenendo che non ci siano i presupposti. L'ha comunicato lo stesso consigliere, che proprio per questa delibera era stato sospeso, via blog, dal Movimento.

Oltre a quella riguardante il consigliere Defranceschi sono decadute tutte le delibere contenenti le contestazioni di spesa mosse a ciascun Gruppo assembleare dalla Sezione regionale di controllo della Corte dei conti per la Regione Emilia-Romagna e relative ai Rendiconti 2013.  La Corte dei conti ha infatti accolto il ricorso presentato dai nove Gruppi e annullato la deliberazione con la quale era stata chiusa la procedura di controllo sui Rendiconti 2013, oltre alla deliberazione con la quale la Sezione regionale aveva in un primo tempo chiesto ai Gruppi giustificazioni in merito alle spese contestate.  A darne notizia sono stati i presidenti dei Gruppi assembleari, ricevuto il dispositivo del pronunciamento di ieri della Corte dei conti. "Accogliamo certo con favore l'esito del ricorso - hanno spiegato i capigruppo - tuttavia riteniamo necessario esprimere ogni altra valutazione nel momento in cui saranno disponibili le motivazioni del pronunciamento'".