Bologna, 27 giugno 2014 - “A trentaquattro anni dal disastro di Ustica il mio pensiero riverente e commosso va alle 81 persone che in esso persero la vita e ai loro famigliari che, attraverso l’Associazione che li riunisce, ne perpetuano il ricordo”. Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio inviato al Presidente dell’Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica, Daria Bonfietti.

“La scelta, che si rinnova anche quest’anno, di affidarne la trasmissione alla potenza espressiva dell’arte - aggiunge il capo dello stato - contribuisce a mantenere viva la memoria collettiva di uno degli episodi più inquietanti della nostra vita nazionale. Comprendo e condivido il rammarico per la mancanza di una esauriente ricostruzione della dinamica e delle responsabilità di quel tragico fatto, nonostante i lunghi anni di indagini e i processi celebrati”. “La tenace sollecitazione a compiere ogni ulteriore sforzo possibile, anche sul piano internazionale - sottolinea Napolitano - per giungere ad una esaustiva ricostruzione di quello che avvenne nei cieli di Ustica impegna tutte le istituzioni a fare la loro parte perché si giunga all’accertamento della verità. Con questo spirito, rinnovo i sentimenti di affettuosa vicinanza mia e dell’intero Paese ai familiari delle vittime e all’Associazione che con ammirevole tenacia si batte perché si faccia piena luce sulle cause di quel drammatico evento”.

Un appello per la verità arriva anche dal sindaco di Bologna, Virginio Merola: “Chiediamo al Governo Renzi, nell’occasione del semestre europeo, di aprire la strada ad una maggiore collaborazione degli altri Stati europei per arrivare ad accertare definitivamente la verità storica. Abbiamo ottenuto la verità giudiziaria - ha ricordato Merola - sappiamo che fu un missile ad abbattere il DC9 Itavia in un’azione di guerra, ma ci manca ancora, e manca al nostro Paese, la piena giustizia, cioè la pienezza della verità storica di quanto accaduto”.

FOTO Il relitto del Dc-9

La commemorazione in Comune