Bologna, 28 giugno 2014 - Il Gay pride parte alle 16.30 dal parco del Cavaticcio con qualche migliaia di persone in sfilata (foto). In prima fila, a reggere lo striscione con scritto "Contiamo", ci sono l'assessore Matteo Lepore, il presidente del Cassero Vincenzo Braná, il consigliere regionale Franco Grillini, il democratico Benedetto Zacchiroli e altri politici locali. Travestimenti, musica e trapezi sfilano per il centro pedonalizzato, sotto gli occhi di turisti e bolognesi in un sabato di shopping estivo.

Nel frattempo anche il collettivo Lgbt Atlantide sta sfilando per il centro dal cassero opposto, quello di Santo Stefano. Accompagnate da alcuni percussionisti vestiti di bianco, le circa 300 persone che protestano per essere sotto sfratto hanno portato uno striscione con uno slogan riadattato dalla tradizione partigiana: "A conquistar la fucsia primavera". L'appuntamento col Gay pride dell'Arci è in piazza del Nettuno.

I due cortei si incontrano in piazza del Nettuno e iniziano le esibizioni live dell'orgoglio gay. Il gruppo di Atlantide sta di fronte al palco con alcuni cartelli. Chiaro il messaggio all'Amministrazione : "Occupare è sexy".

Durante il discorso dal palco dell'assessore Lepore partono fischi e "buu", con qualche colpo di tamburo. Sono i ragazzi di Atlantide che stanno sulla gradinata della Sala Borsa. Lui se li prende, fa il suo discorso in difesa dei diritti gay e poi chiede: "Siamo qui per la libertá. Allora togliete lo striscione dal sacrario dove ci sono le facce dei partigiani caduti".