Accoltella rivale in stazione, arrestato. Ma subito libero

Marocchino irregolare ha colpito alla testa un tunisino. Finisce in manette ma viene rimesso fuori dal giudice dopo 24 ore

Agenti della Polfer pattugliano la stazione centrale

Agenti della Polfer pattugliano la stazione centrale

Bologna, 24 febbraio 2017 - Non basta neppure una coltellata sferrata alla testa del ‘nemico’ per conquistare un posto letto nelle patrie galere. La notte tra sabato e domenica, la banchina del binario 1 della stazione centrale assomigliava al banco di una macelleria. Sangue ovunque, urla di dolore. La vittima, un tunisino di 38 anni, era stata appena soccorsa dagli agenti della polizia ferroviaria. Che avevano anche fermato, non senza difficoltà, il suo aggressore, M. S., marocchino di 19 anni, mentre un suo complice era riuscito a fuggire.

È successo tutto intorno alle 4,30 del mattino. Il tunisino, inseguito dagli altri due nordafricani, è stato raggiunto più o meno all’altezza dell’ufficio della Polfer e atterrato. Il giovane marocchino, che aveva con sé un coltello con 15 centimetri di lama, a quel punto ha sferrato un primo colpo, che ha ferito l’altro al lato sinistro della testa. Soltanto l’intervento degli agenti ha evitato che la situazione finisse in modo ancora peggiore.

Alla vista dei poliziotti, gli aggressori hanno mollato la presa: uno è riuscito a scappare lungo i binari. L’altro, ancora armato, ha provato a fuggire, ma è stato fermato e arrestato per lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale. I motivi del regolamento di conti restano ancora da chiarire, anche se il sospetto è che si tratti di questioni legate allo spaccio di droga.

Il marocchino, tra l’altro, era già destinatario di un provvedimento di espulsione firmato dal questore a gennaio, provvedimento che chiaramente non aveva rispettato. Un curriculum di tutto rispetto, insomma. La mattina dopo il fermo, però, in sede di processo per direttissima, il giudice Paola Palladino non ha accolto la richiesta del divieto di dimora in città per il giovane nordafricano formulata dal pubblico ministero. Il diciannovenne è stato invece condannato a otto mesi di carcere, con la sospensione condizionale della pena. E così il giovanotto, che ha tentato di aprire la testa a coltellate a un conoscente, resta libero di girare in città.

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