Aeroporto di Bologna, stop agli atterraggi notturni sulla città

Vietata la pista 12 dalle 23 alle 6 dopo mesi di polemiche dei comitati

Bolognesi e turisti si imbarcano al Marconi (Schocchi)

Bolognesi e turisti si imbarcano al Marconi (Schocchi)

Bologna, 23 dicembre 2016 – Stop alle notti fracassoni del Marconi. Dopo mesi e mesi di proteste dei residenti che si erano costituiti anche in comitati, ora un’ordinanza il direttore Enac dell’Aeroporto di Bologna stabilisce il divieto di atterraggio dalle 23 alle 6 sulla città, a meno di particolari condizioni meteo o di sicurezza.

Il nuovo divieto che sarà un vero regalo di Natale per i residenti della zona intorno al Marconi, di Bologna e Calderara che siano, entrerà in vigore dal 10 gennaio ed è stata decisa dopo gli incontri della Commissione aeroportuale sul rumore. Il provvedimento, fortemente voluto dall’aeroporto di Bologna e condiviso in sede di Commissione Rumore da Enac, Enav, Comune di Bologna e di Calderara, Arpa Emilia-Romagna, Ministero dell’Ambiente e AOC (la rappresentanza delle compagnie aeree) ricalca quanto già previsto i voli in fase di decollo, sempre nelle ore notturne.

Rimangono invece sempre possibili decolli ed atterraggi per pista 30, cioè verso Modena. Nessun impatto negativo è dunque previsto sui volumi di traffico attuali. L’Ordinanza Enac precisa inoltre: «Il gestore aeroportuale monitora periodicamente i tracciati radar, resi disponibili da Enav, allo scopo di verificare il rispetto delle procedure da parte dei vettori, riferendo eventuali inadempienze ad Enac per gli atti successivi di competenza».

La limitazione agli atterraggi notturni è solo l’ultima di una serie di iniziative promosse in questi anni dal gestore dell’Aeroporto di Bologna per ridurre il rumore aeroportuale, che comunque nel 2016 non ha mai registrato sforamenti ai limiti di legge: dalla attivazione di un sistema di monitoraggio del rumore, i cui dati sono verificati da Arpa e condivisi con gli Enti territoriali, all’allungamento della pista di volo, allo sviluppo di procedure di decollo che hanno permesso di sorvolare aree a minore densità abitativa.

«Queste azioni – fa sapere il Marconi –, unite all’utilizzo da parte della compagnie aeree di motori aeronautici a minor impatto acustico, hanno portato nel periodo 2008-2015 ad una riduzione del 38% della popolazione sottoposta a rumore, a fronte di un aumento dei movimenti aerei del 4% e dei passeggeri del 63%». Gli interventi del Marconi a favore dell’ambiente non si fermano qui: sono infatti già programmati nuovi investimenti, per oltre 6,5 milioni di euro, per la realizzazione di una fascia boscata a compensazione delle emissioni climalteranti nonché tutela delle risorse idriche e naturalistiche nella zona circostante l’aeroporto, di una pista ciclabile in via del Triumvirato e di un sistema di monitoraggio della qualità dell’aria.

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