Valsamoggia, agricoltore rapinato nella sua vigna

Aggredito da due malviventi. "Uno mi ha puntato addosso una pistola"

Walter Malaguti, il 75enne aggredito nella vigna (Mignardi)

Walter Malaguti, il 75enne aggredito nella vigna (Mignardi)

Valsamoggia (Bologna), 8 dicembre 2016 - Una pistola puntata sul fianco e le minacce urlate in faccia. Brutta avventura per Walter Malaguti, 75enne pensionato di Calcara, che l’altra mattina, mentre potava la sua vigna nel terreno vicino alla provinciale via Cassola, territorio di Valsamoggia, è stato minacciato e rapinato da una coppia di malviventi che poche ore dopo, con la sua automobile, hanno messo a segno una rapina al supermercato D-Più di Vignola.

Il suo racconto: «Era poco dopo mezzogiorno, stavo per andare a casa a mangiare. La macchina, la mia Opel Agila, era lì, ci tengo dentro tutto quello che serve. Vedo che si ferma un camioncino bianco fra la strada e la cavedagna… non ci faccio caso, qua è un via vai continuo. Poi mi arriva dietro un uomo alto, con la faccia coperta che si vedevano solo gli occhi… nervoso, che mi urla di dargli le chiavi.

Ci rimango male, ma subito mi viene da dirgli di no. Beh! Oh, quello tira fuori una pistola e me la punta sul fianco. Lo guardo bene negli occhi, poi guardo la pistola, che poteva anche essere finta… però ho fatto bene a diglielo, che le chiavi erano sul sedile, mi ha preso il portafogli, c’erano pochi soldi, e poi è andato via con la mia macchina. Anche l’altro aveva un passamontagna. Li ho visti partire e poi sono andato a casa.

L’ho detto al mio vicino, abbiamo telefonato ai carabinieri per dirglielo…. cosa vuoi fare. Mica scrivere che mi son preso paura eh! Potevo anche difendermi con quel bastone, ma è meglio così, non si sa mai come possa andare a finire. È successo sabato, oggi c’è il sole e sono tornato a potare. Cosa vuoi? È un mondo così!», commenta prima di rimettersi a legare il tralcio coi venchi. Insomma fattaccio archiviato per l’agricoltore, vedovo, che vive a poca distanza dalla vigna, che apprende dal cronista che subito dopo la sua auto è stata usata per mettere a segno una rapina a Vignola (bottino 2mila euro), ma che poi nella fuga seguente i malviventi si sono schiantati contro un albero, danneggiando gravemente la sua Agila che hanno abbandonata sul posto in via Spilamberto.

E allora riprende a parlare: «Mi dà una buona notizia. La macchina non valeva un granchè. Però dentro avevo i miei attrezzi…non me li avranno mica rubati! Spero mi diano indietro tutto anche se ho capito che alla fine chi ci rimette tutto sono io…Qua qualcuno raccontava che mi avevano menato. Non è vero, mi hanno solo minacciato di brutto. Fra l’altro era un italiano, si capiva bene. Molto agitato. Ci mancavano solo le botte!», e si allontana verso le sue viti, scuotendo il capo. L’auto è sotto sequestro, a disposizione delle indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Sassuolo.

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