Alto Reno, settecento bambini senza pediatra

Genitori inferociti, scatta la raccolta firme

Un bambino visitato da un pediatra (foto d'archivio Newpress)

Un bambino visitato da un pediatra (foto d'archivio Newpress)

Bologna, 2 dicembre 2016 - La mancata nomina del sostituto pediatra di Iader Arrigoni, andato in pensione il 3 ottobre scorso, sta destando parecchia preoccupazione tra i genitori residenti nei comuni dell’Alto Reno. Per cercare di risolvere l’intricata questione, un gruppo di mamme, capitanato da Silvia Agostini, ha deciso di dar vita ad un gruppo Facebook che si chiama ‘Sos Pediatra’ oltre che a una raccolta firme sia cartacea che sul celebre portale change.org.

«Abbiamo pronta una lettera indirizzata ai sindaci di Alto Reno Terme, Gaggio Montano e Lizzano con cui chiediamo di attivarsi per risolvere un’emergenza che, come genitori, non avremmo mai voluto affrontare – fanno sapere le mamme –: lasciare i bambini senza assistenza sanitaria è una cosa gravissima e contraria ai valori costituzionali. E non può sicuramente bastare il medico che sta temporaneamente sostituendo Arrigoni all’ospedale di Porretta. E ciò perché, nonostante l’apprezzata disponibilità, lo stesso non è specializzato in pediatria».

La raccolta firme sta procedendo come da previsione a gonfie vele: per partecipare, occorre recarsi a Porretta (Alto Reno Terme) nel negozio Alcott o nello studio legale Vignali, a Gaggio al salone parrucchieri Moro e a Lizzano alla cartolibreria Il Bucaneve. Della questione si è subito interessata anche la consigliera di minoranza di Alto Reno Terme nonché presidente della prima commissione ‘affari generali e istituzionali, pianificazione economica, controllo e garanzia’ della Città Metropolitana, Marta Evangelisti. «Considerando che il prossimo bando si terrà presumibilmente a febbraio – afferma la Evangelisti nelle due interrogazioni a Comune e Città Metropolitana – e sottolineando il fatto che, ad oggi, i genitori del territorio si trovano privi del medico di riferimento prescelto per i propri figli, occorre che i sindaci e le istituzioni si attivino per scongiurare che il perdurare di questa situazione veda coinvolto ancora una volta il nostro territorio in episodi che pongono a forte rischio la vita».

Anche il presidente del comitato in difesa dell’ospedale di Alto Reno Terme, Emanuela Cioni, promette battaglia per cercare di trovare una soluzione rapida. «Ad oggi – attacca – oltre 700 bambini non hanno un medico pediatra che li possa assistere e le due colleghe che svolgono la professione di pediatra nelle nostre zone non possono sobbarcarsi tutti questi numeri. Vogliamo un pediatra in montagna e lo vogliamo subito, non a primavera come ci ha promesso l’azienda».

Eno Quargnolo, direttore del Distretto Sanitario dell’Appennino Bolognese replica così: «Riserviamo grande attenzione al tema tant’è che proprio in queste ore ho parlato con tutti i sindaci per vagliare soluzioni provvisorie. Purtroppo la pediatra siciliana che ha vinto l’ultimo bando ha rinunciato il giorno precedente all’apertura dell’ambulatorio e ci siamo visti costretti a tappare il buco con il dottor Antonio Guzzardella: è vero che quest’ultimo non ha la specializzazione in pediatria, ma ha tutte le caratteristiche per coprire quell’incarico. Attendiamo il bando per un nuovo pediatra ma, pur comprendendo la preoccupazione delle mamme, non ci sentiamo scoperti».

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