Bologna, assalti agli sportelli bancomat. Arrestato palermitano di 42 anni

I carabinieri considerano il malvivente il perno fondamentale di una banda di cinque persone. I colpi sarebbero stati messi a segno nel 2014 tra l’Emilia-Romagna e le Marche

Carabinieri in azione in una foto d’archivio (Foto Schicchi)

Carabinieri in azione in una foto d’archivio (Foto Schicchi)

Bologna, 26 giugno 2017 - È accusato di far parte di una banda di bancomattari, che colpiva le banche del centro-nord. Per questo, oggi i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Bologna, nei confronti di un quarantaduenne palermitano, ritenuto responsabile di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti ai danni di sportelli bancomat, fabbricazione, detenzione e porto illegale di esplosivi e riciclaggio in concorso. L'uomo è stato arrestato in città (dove era ai domiciliari): gli vengono cotestati assalti nella provincia di Ancona, a Cesenatico e nel Torinese.

L’indagine, che vede anche altre quattro persone denunciate per aver fatto parte di una banda che, dal 2014, è accusata di una seria di assalti a sportelli Atm, è partita dall’arresto in flagranza avvenuto a Moncalieri, nel Torinese, l’11 gennaio 2014 di due banditi che erano stati sorpresi pochi minuti dopo aver fatto esplodere uno sportello bancomat dell’Unicredit.

In quell’occasione, la banda aveva cercato di fuggire a bordo di un’Audi A6 e una Porsche Carrera. La seconda auto, però, era stata intercettata sull’autostrada A21 e bloccata con a bordo i due banditi poi arrestati. La perquisizione dell’auto aveva consentito di acquisire elementi utili per risalire agli altri membri del comando.

Il palermitano, poi, viene considerato il perno fondamentale di una banda composta da cinque persone a cui sono stati attribuiti tre assalti ad altrettanti sportelli bancomat, avvenuti nel 2014 tra l’Emilia Romagna e le Marche. Il quarantaduenne, inoltre, era già ai domiciliari a seguito di un’altra indagine del Nucleo investigativo dei carabinieri di Bologna, perché aveva presumibilmente investito nel traffico di sostanze stupefacenti i guadagni dei furti ai bancomat. Nel maggio 2016, infatti, venne sorpreso al largo delle coste spagnole con un carico di cocaina di 500 chili.

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