Auto rimosse al Sant'Orsola, primi correttivi in arrivo

Alla ditta Grossi chiesti meno passaggi

Ganasce lampo nel parcheggio di ginecologia

Ganasce lampo nel parcheggio di ginecologia

Bologna, 7 febbraio 2017 - Dieci minuti di tempo sono davvero pochi. Per fare che cosa? Entrare al Pronto soccorso ginecologico del Sant’Orsola, lasciare la paziente alle cure dei sanitari e ritirare il pass che viene rilasciato dopo la compilazione di un modulo e poi esporlo velocemente sull’auto appena parcheggiata. Altrimenti c’è il rischio di trovano le ganasce e per ‘liberare’ la vettura bisogna pagare 90 euro. E, infatti, i minuti da dieci potranno diventare trenta.

Andiamo con ordine e facciamo un passo indietro, partendo dalla storia che l’altro giorno ci ha raccontato Matteo, una delle tante: dopo aver accompagnato la compagna al Pronto soccorso ginecologico e aver ottenuto il pass all’accettazione, quando è uscito ha trovato la brutta sorpresa. Sabato mattina siamo andati sul posto: il furgoncino bianco della ditta Grossi – come abbiamo scritto – compie passaggi continui nel parcheggio, più o meno ogni dieci minuti. Ed è per questo che l’incubo ganasce è dietro l’angolo. Ma adesso, dopo le denunce, la situazione potrebbe migliorare. Oggi , infatti, è in programma un incontro tra il Sant’Orsola e la ditta che si è aggiudicata il servizio di rimozione, in cui i responsabili del dipartimento tecnico del Policlinico «ribadiranno quanto già loro richiesto: attendere almeno trenta minuti prima di intervenire sulle auto in sosta senza permesso nelle aree riservate ai Pronto soccorso ginecologico e pediatrico». Alla ditta Grossi verrà chiesto, in particolare, «di fotografare eventuali auto in sosta senza pass e di tornare dopo mezz’ora riservandosi di intervenire solo se nel frattempo gli automobilisti non avranno regolarizzato la propria posizione».

Una boccata d’ossigeno per chi si trova in situazioni particolari, cariche d’ansia, dove il pensiero dell’auto da sistemare in pochi minuti è una preoccupazione in più. Una volta ottenuto il permesso, la vettura può restare per tre ore, prorogabili in caso di necessità. I trenta minuti d’attesa sono già una realtà per il Maggiore. Per l’Ausl, infatti, davanti al Pronto soccorso generale, e a quello ostetrico ginecologico e all’adiacente camera mortuaria, la sosta per le urgenze è regolamentata con il disco orario per mezz’ora. Scaduto questo tempo, le auto sono a rischio di rimozione. Una differenza che presto potrebbe essere colmata, sebbene la ditta incaricata del servizio sia la stessa per il Sant’Orsola e l’Ausl.

Il Consiglio comunale ieri ha votato all’unanimità la proposta della leghista Lucia Borgonzoni, presentata in aula in vista della prossima scadenza dell’affidamento del servizio, a novembre. Spacchettare il bando per le rimozioni auto sui vari quartieri di Bologna, per garantire maggiore concorrenza in un settore dominato da anni da un solo operatore: la ditta Grossi. «In passato molte volte i bandi sono andati deserti – ha sottolineato Borgonzoni – o è stata presentata una sola offerta, sempre da parte di Grossi, e il Comune è stato più volte costretto a prorogare l’affidamento all’attuale gestore perché nessun’altra azienda era in grado di fare offerte». Da qui la richiesta di spacchettare il bando su più lotti, per provare a favorire «la partecipazione di imprese potenzialmente interessate».

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