Autovelox a Bologna, il caso della segnaletica

Sorbi (Osservatorio sicurezza stradale): “E’ troppo piccola, va migliorata Servono cartelli più visibili per far rallentare le auto in anticipo”

L’autovelox di via Stalingrado: inizierà a multare il 28 novembre (Ansa)

L’autovelox di via Stalingrado: inizierà a multare il 28 novembre (Ansa)

Bologna, 22 ottobre 2016 - Bene gli autovelox in viale Panzacchi e via Stalingrado, ma il Comune si deve impegnare per segnalarli agli automobilisti nel miglior modo possibile, avvisando della loro presenza con un anticipo il più ampio possibile. Ben più ampio, per intenderci, di quello garantito oggi dai cartelli esistenti. A poche settimane dall’accensione dei due dispositivi, Mauro Sorbi (nella foto), presidente dell’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale della Regione, invita Palazzo D’Accursio a fare uno sforzo in più sul versante dell’informazione.

La segnaletica che indica la presenza degli autovelox è regolare dal punto di vista legale?

«Certamente sì. La Prefettura ha il compito di sancire la regolarità della postazione nel momento in cui l’ente locale ne richiede la installazione, e anche in questo caso ha verificato la legittimità».

Il timore è che si creino tamponamenti a catena o comunque situazioni di pericolo, soprattutto perché in molti potrebbero inchiodare alla vista della segnaletica che indica gli autovelox. Potrebbe succedere?

«Purtroppo in quei tratti il rischio è reale».

Cosa si può fare per evitarlo?

«Attualmente in viale Panzacchi e in via Stalingrado è stata posta una segnaletica con cartelli gialli e bianchi di dimensioni esigue, rispettando strettamente i termini dii legge. Purtroppo però questi cartelli risultano poco visibili e anche nascosti da alberi o pali. Migliorando tale segnaletica sia nella ampiezza che nella segnalazione degli apparecchi si potrebbero rendere più efficaci gli autovelox stessi».

In che senso?

«Prendiamo il nuovo autovelox, molto criticato, installato in località Gessi a Zola Predosa: a debita distanza è stato posto un cartello blu di grandi dimensioni che segnala la presenza dell’apparecchio e successivamente un cartello indicante il limite di velocità con led lampeggianti gialli. Inoltre sono state messe bande sonore che, non alterando l’altezza del manto stradale, sono permesse in questo tipo di via di scorrimento. Questo tipo di segnaletica dà al cittadino la consapevolezza che si cerchi davvero la sicurezza stradale e non la sensazione che si voglia solo ‘far cassa’. Altro esempio: a Modena hanno iniziato a segnalare la presenza dei velox fissi a 1 km di distanza, poi a 500 metri, poi a 300 e poi a 150».

Gli autovelox fissi sono utili per ridurre gli incidenti e migliorare la sicurezza stradale o ci sono strumenti migliori?

«Il Comune, installando gli apparecchi in tratti pericolosi e con alti tassi di incidentalità, va nella direzione giusta. L’educazione stradale passa anche da scelte come questa. I dati inoltre ci dicono che dove sono stati installati tali strumenti sono calati gli incidenti e vittime».

 

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