Autovelox di via Stalingrado, il Comune di Bologna farà ricorso per la multa cancellata

Nel mirino l'autovelox di via Stalingrado. La sentenza del giudice di pace rischia di dare il via a una valanga di ricorsi

L'autovelox in via Stalingrado a Bologna (Foto Schicchi)

L'autovelox in via Stalingrado a Bologna (Foto Schicchi)

Bologna, 25 gennaio 2018 - Il Comune farà ricorso contro la sentenza del giudice di pace che ha annullato una multa fatta dall'autovelox installato lo scorso anno in via Stalingrado. Ad annunciarlo è la stessa amministrazione comunale, in una nota in cui specifica che "prosegue invece il confronto avviato con la Prefettura di Bologna sulla localizzazione degli autovelox, alla luce della lettera inviata all’Amministrazione Comunale dall’ex Prefetto Ennio Sodano".

Nella stessa sentenza, il giudice di pace ha annullato la multa ritenendo l'autovelox di via Stalingrado illegittimo: "Non  può essere posizionato in quella strada», ha rilevato. Ovvero: vis Stalngrado non avrebbe i requisiti fissati dal Codice dalla Strada per ospitare dispositivi fissi di rilevazione della velocità. Via Stalingrado, infatti, non sarebbe classificata come «strada urbana di scorrimento», l’unica categoria di strade urbane per cui la legge prevede l’uso di velox da remoto.

L'automobilista multato aveva superato il limite orario di 14 chilometri: viaggiava a 64, contro i 50 previsti. E per questo si è visto recpaitare una multa di 183 euro, oltre a perdere tre punti della patente. Ma ha deciso di impugnare il verbale, e il giudice di pace gli ha dato ragione, non sulla effrazione in sè, ma sul fatto che lo strumento che ha rivalato l'effrazione non è legittimo.

 

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