Bimbo muore a 2 anni e mezzo, la famiglia dona gli organi

"Grazie a Francesco potranno vivere altri quattro bambini"

Il piccolo Francesco

Il piccolo Francesco

Sala Bolognese (Bologna), 29 aprile 2017 - In due anni e mezzo ha regalato gioie, emozioni, sorrisi e un amore che solo un figlio può donare ai genitori. I primi vagiti, poi i sorrisi, i dentini che spuntano e tanta dolcezza. Fino allo scorso lunedì quando un destino tremendo lo ha portato via per sempre. Il piccolo Francesco Bergamini, che abitava a Sala Bolognese assieme a papà Alessandro e mamma Elena, si è spento al Sant’Orsola di Bologna dopo una crisi respiratoria da cui non si è più ripreso.

Francesco aveva alcuni problemi di salute dalla nascita, ma nulla che lasciasse presagire il tragico epilogo a cui è andato in contro. Un terribile choc che non ha impedito ai genitori di compiere un gesto di incredibile generosità: quello di salvare la vita ad altri quattro bambini che soffrono, donando gli organi del loro piccolo. "Francy – ha raccontato l’altro giorno la mamma Elena – è entrato in sala operatoria per l’espianto di cuore, reni e fegato. Quattro bimbi vivranno grazie al mio supereroe. Vorrei dire tante cose, ma la realtà è che sono morta con lui". Parole condivise su Facebook nella pagina "Tra Mamme - Emilia Romagna". Uno sfogo di dolore, prova di un altruismo esemplare.

Un gesto che, in rete, ha fatto presto il giro del mondo con centinaia di manifestazioni di solidarietà nei confronti della famiglia. Come quello di Sabrina Mestriner che, non riuscendo a trattenere le lacrime, ha augurato "buon viaggio al piccolo angelo". "Che gesto meraviglioso – ha sottolineato invece Sara Casolari –. Un abbraccio alla famiglia". Tantissime manifestazioni di affetto a cui si aggiunge anche quella di Ivo Viaggi, presidente provinciale dell’Aido (Associazione italiana dei donatori organi) che, proprio ieri, ha partecipato ai funerali del piccolo.

"E' una tragedia che mi coinvolge doppiamente – racconta al Carlino –. Sia come presidente provinciale dell’associazione, ma anche come amico di famiglia. Abito anche io a Sala e, quando ho saputo della morte del piccolo Francesco, sono rimasto impietrito. Non posso che ammirare il grande gesto dei genitori che, in un momento così difficile, hanno saputo trasformare la disperazione in altruismo. Sono delle persone straordinarie e sono convinto che, con il passare del tempo, il sapere di avere dato una speranza ad altri quattro bambini sarà per loro un grande conforto". Ieri, intanto, il paese si è stretto attorno alla famiglia, stimata e conosciuta in tutta la comunità. "Conosco personalmente i nonni – prosegue Viaggi– e anche loro sono convinti sostenitori della donazione degli organi. Il loro esempio ha guidato Alessandro ed Elena nel momento più brutto della loro vita".

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