Bologna, terrorismo. Dalla Prefettura sì ai new jersey per le feste di strada

Un comitato per la sicurezza valuterà caso per caso. Primi test in Andrea Costa, San Donato e per la Notte Viola

I new jersey in via Rizzoli a protezione dei T-Days (Schicchi)

I new jersey in via Rizzoli a protezione dei T-Days (Schicchi)

Bologna, 24 marzo 2017 - New jersey per le feste di strada: l’installazione verrà valutata caso per caso. E, in generale, solo nelle manifestazioni che richiamano più folla verrà istituito un apposito comitato per la sicurezza, dove discutere quali misure attuare volta per volta. È il quadro emerso giovedì mattina nel corso del tavolo istituito a Palazzo Caprara con un ordine del giorno strettamente attuale che, tra le varie questioni, vedeva anche il piano antiterrorismo in vista delle feste di strada che verranno organizzate in città in questi prossimi mesi. Oltre al prefetto Ennio Mario Sodano, al questore Ignazio Coccia e ai vertici provinciali delle forze dell’ordine, erano presenti anche l’assessore alla Sicurezza Riccardo Malagoli e il direttore di Ascom Giancarlo Tonelli.

Un argomento affrontato alla luce dell’attentato che ha sconvolto Londra mercoledì pomeriggio, con una ventottenne bolognese ferita. Il suv che, l’altro giorno, si è lanciato sulla folla, uccidendo 3 persone e ferendone quaranta, manifesta la tragica necessità di munirsi di strumenti, anche fisici, contro assalti e il tema dei new jersey, già all’ordine del giorno ben prima dell’attentato inglese, è una delle possibili risposte.

Il nodo da sciogliere era proprio quello dell’utilizzo della barriere, in relazione ai costi logistici che comportano: «Costi molto alti, se si pensa che ogni singolo new jersey costa 1.500 euro e che per bloccare una strada ne servono almeno 4 – ha spiegato Tonelli –. Per questo abbiamo apprezzato la decisione di valutare ogni singolo evento a sé e soprattutto di mettere in campo questa forma di protezione solo in occasione degli eventi più grandi, che, a conti fatti, sono quattro o cinque». La festa di via Andrea Costa, quella di San Donato, la Notte Viola solo per citarne alcune. «Per le manifestazioni più piccole gli organizzatori si rapporteranno direttamente con la municipale», ha spiegato ancora Tonelli. Nel merito di chi coprirà, concretamente, i costi della sicurezza, invece, non si è entrati.

Per quanto riguarda le misure generali di prevenzione, nel corso della riunione è stata effettuata una verifica complessiva del protocollo in atto e degli obiettivi sensibili cittadini. «Il comitato – scrive in una nota la Prefettura – ha nuovamente ribadito le indicazioni generali impartite con circolare del 14 novembre 2015, cui hanno fatto seguito numerose riunioni del comitato che, a partire dall’attentato di Parigi del 13 novembre 2015, hanno visto la partecipazione di tutti gli enti territoriali, delle organizzazioni sindacali e di categoria e delle strutture e aziende sensibili del territorio. È stato inoltre concordato di avviare un nuovo ciclo di formazione del personale addetto alle strutture particolarmente esposte (impianti sportivi, discoteche, centri commerciali) per la prevenzione dei rischi e l’allertamento sul modello delle iniziative di formazione e sensibilizzazione già effettuate a partire dal 2015».

DI NICOLETTA TEMPERA

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