Bologna, il nuovo video virale. “Batman che parla bolognese non ha prezzo”

Il doppiaggio demenziale di Carletto Fx, cantante dei Gem Boy: “Quando ho iniziato i social network non esistevano ancora”

Carlo Sagradini, cantante dei Gem Boy e ‘doppiatore demenziale’

Carlo Sagradini, cantante dei Gem Boy e ‘doppiatore demenziale’

Bologna, 28 dicembre 2017 – Un tempo furono Dart Fener e la principessa Leila, mentre ora è il turno di Joker e Batman, protagonisti, loro malgrado, di quel ‘La bat voglia di tortellini’ che sta facendo impazzire Facebook.  A unire queste icone, sbeffeggiate senza pietà fino a farci slogare le mascelle, è la voce del fondatore e leader dei Gem Boy Carlo Sagradini, in arte Carletto FX, virtuoso indiscusso del doppiaggio demenziale e fiero ambasciatore della bolognesità.

Dopo il successo di ‘Non è un paese per bolognesi’, infatti, con gli occhi di ghiaccio di Javier Bardem a scrutare un ignaro negoziante bombardato di espressioni ‘al ragù’, dai fratelli Cohen siamo passati a Christopher Nolan, con un risultato non meno esilarante. La scena in questione è quella del famoso interrogatorio in cui l’uomo pipistrello, interpretato da Christian Bale, cerca di scucire informazioni al folle clown con il volto di Heath Ledger, ma la soffiata da carpire non è quella che ci aspetteremmo.

Il supereroe targato Dc Comics, infatti, ha il disperato bisogno di trovare dei tortellini, o anche solo di sapere la loro ricetta, e il suo acerrimo nemico, che custodisce il segreto, lo sfotte con il suo diabolico ghigno e con un diluvio di termini che si possono ascoltare solo sotto le Due Torri. Batman non capisce e finisce per arrabbiarsi, prima di un finale tutto da vedere.

Carlo Sagradini, c’è più gusto nell’irridere Holly e Benji o nelle parodie cinematografiche? «Il piacere di far ridere gli altri, tutto sommato, è lo stesso, ma mettersi nei panni dei grandi personaggi dei film non ha davvero prezzo per chi, come me, coltiva da sempre, accanto all’amore sincero per la musica, una passione smodata per il cinema e per il nostro dialetto».

Quando e come è nata l’idea di doppiare scorrettamente i capolavori del grande schermo? «Si perde nella notte dei tempi, in quei ruggenti anni ‘90 nei quali non esistevano né YouTube né i social network, e deve molto a una storica e illuminante versione parodica in ferrarese del cult ‘Star Trek’, diventato per l’occasione ‘Star Strik’ e rivelatosi la mia prima fonte di ispirazione».

Poi, sono arrivati i suoi grandi classici, che potremmo ormai definire delle pietre miliari... «Il grande successo, se così lo possiamo chiamare, è arrivato a cavallo del 2000, con quello ‘Star Whores’ che faceva il verso alla più famosa saga spaziale della storia, ma, se posso, segnalerei anche i miei finissimi ‘Superman’ e ‘Grease’, diventati presto ‘Sperman’ e ‘Grissini’».

È solo al suo genio che dobbiamo queste perle oxfordiane? «Modestamente sì, visto che i mezzi erano pochi e che la mia voce ha sempre avuto il vantaggio di essere gratis. Il mio piccolo orgoglio, però, è che questi filmati siano diventati virali, come si dice oggi, ben prima che internet soppiantasse i buoni vecchi Vhs, contro ogni sensato pronostico».

La nuova frontiera da conquistare, ora, era proprio la rete. «Non ci facciamo mancare nulla, anche se con i mezzi digitali la diffusione è di gran lunga più agevole ed è più facile tenersi al riparo dalle proteste legate al copyright, soprattutto per chi, come nel mio caso, non desidera lucrare in alcun modo, ma solo far divertire i fan miei e dei Gem Boy».

Uno stuolo di ammiratori entusiasti, rinato con la sua versione di ‘Non è un paese per vecchi’. «Quello scambio di battute mi ronzava in testa da tempo, anche se non credevo che un film del genere, soprattutto se doppiato in bolognese, potesse eguagliare l’eco di ‘Guerre Stellari’. A venire in mio soccorso, per fortuna, sono stati i miei concittadini e i tanti fuori sede che hanno studiato qui».

Ha pensato a loro quando, nell’ultimo video, sono stati aggiunti i sottotitoli? «Molti dei non indigeni, ovviamente, erano un po’ in difficoltà con le uscite di Bardem e, allora, ho deciso di venirgli incontro, giusto per promuovere un po’ la nostra parlata oltre confine».

Dopo Batman, sono in programma altre uscite? «Per ora no, anche perché temo che i termini più divertenti siano in esaurimento, ma se la gente me lo chiederà proverò a estrarre dal cilindro qualche altro coniglio».

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