Bologna, Passante di mezzo. Test su smog e rumore durante i lavori

La replica alla petizione di 2.000 firme del comitato. “Valutiamo anche centraline fisse”

Ecco come sarà il Passante nella zona di San Donnino

Ecco come sarà il Passante nella zona di San Donnino

Bologna, 27 febbraio 2017 – Il monitoraggio dell’inquinamento acustico e dell’aria lungo il tracciato della tangenziale-autostrada è già stato avviato e accompagnerà fino alla fine i lavori per il Passante di mezzo. Lo spiegato Arpae in una seduta di commissione in Regione dedicata alla petizione con 2.000 firme proposta dai comitati anti-Passante. Le campagne di monitoraggio sono “iniziate nel 2012, sono proseguite fino al 2015 e stanno continuando quest’anno. A metà febbraio ne è partita un’altra che durerà 30 giorni in zona Corticella ed entro la fine del 2017 ne partirà ancora una”, hanno spiegato i tecnici dell’agenzia ambientale, confermando che i rilievi sul rumore e l’inquinamento atmosferico si svolgeranno “prima dell’inizio dei lavori, durante e al termine”. “Al momento - precisa Arpae - non sono previste stazioni fisse ma quattro punti di monitoraggio che verrà effettuato da Autostrade Spa”. Nella nota di replica alla petizione, approvata dalla commissione, viene sottolineato come “gli enti territoriali danno una rappresentazione attendibile della qualità dell’aria. Tuttavia, l’installazione di centraline fisse potrà essere esaminato nella fase di Via del progetto”, la valutazione di impatto ambientale partita il 10 gennaio. “Autostrade Spa sta valutando la possibilità di mettere una centralina i cui dati saranno gestiti direttamente da Arpae”.

Per Silvia Piccinini del Movimento 5 stelle si tratta di “una non risposta e una non presa di posizione. L’opera è imposta ai cittadini, quindi sarebbe opportuno invitare in commissione i primi firmatari della petizione”.

Intanto, in commissione è arrivato il parere favorevole al Pair, il piano aria della Regione, con l’astensione di M5s e Lega. “Abbiamo predisposto - spiega Enrico Campedelli del Pd - una cornice entro la quale sono state inserite misure ben definite ma non rigide visto che potranno essere armonizzate nel corso del tempo quando gli altri piani, come per esempio quello sull’energia, saranno ultimati”.

Il piano prevede 300 milioni di euro di investimento per 94 differenti azioni: “67 milioni - spiegano i funzionari della giunta - saranno investiti sull’efficienza energetica di edifici e attività produttive, 53 sull’agricoltura, 14 sulla mobilita’ sostenibile e 160 (cofinanziati con le aziende) per la sostituzione di 160 vecchi bus”. Cifre che per Daniele Marchetti (Lega nord) non “sono sufficienti per una concreta lotta alle emissioni. Sono numeri che possono sembrare grandi ma che in verità sono solo una piccola parte di quell’investimento che si dovrebbe compiere per migliorare la qualità dell’aria. Bene l’investimento regionale ma lo Stato, invece di partecipare solo a tavoli, dovrebbe contribuire economicamente. Versiamo 18 miliardi come residuo fiscale: se una parte ce li lasciassero potremmo sviluppare una strategia d’intervento più efficace”.

Per Gianluca Sassi (M5s) la Regione “ha ottime intenzioni ma lo Stato deve metterci del suo in modo deciso perché altrimenti il piano rimane una cornice che porterà certo a una riduzione delle polveri sottili ma che non farà realmente la differenza. Mi aspetto che le azioni sviluppate nel Pair vengano declinate anche sugli altri piani”.

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