Scuola, borse di studio ai bravissimi

All’Ima i Cavalieri del lavoro premiano i migliori studenti usciti dagli Istituti tecnici

Le borse di studio sono del valore di mille euro l’una (Fabio Mantovani)

Le borse di studio sono del valore di mille euro l’una (Fabio Mantovani)

Ozzano (Bologna), 8 dicembre 2016 - Una mattina di festa, dedicata a quei ragazzi che nello studio non si sono di certo risparmiati, ponendo le basi per il loro futuro e regalando soddisfazioni a quelle famiglie che li hanno sostenuti. È la fotografia della giornata andata in scena martedì nella sede dell’IMA, a Ozzano, dove i Cavalieri del Lavoro hanno premiato gli studenti provenienti da tutta l’Emilia-Romagna che si sono contraddistinti per il loro rendimento scolastico. L’associazione guidata da Stefano Possati ha infatti conferito borse di studio da mille euro ai ragazzi che hanno frequentato gli Istituti tecnici. Il progetto nasce con l’obiettivo di consolidare il rapporto fra formazione e mondo del lavoro mettendo in evidenza le punte di merito. Al fine di sostenere l’importanza degli Istituti tecnici, che possono offrire competenze particolarmente necessarie alla crescita del tessuto industriale ed economico dell’Emilia-Romagna e del Paese, hanno partecipato al bando gli studenti che nell’anno scolastico 2014-2015 hanno raggiunto il traguardo più ambito: il voto di 100/100 e 100/100 e lode all’esame di Stato. Non solo: i ragazzi premiati, si erano distinti anche nel corso dei due anni precedenti, ottenendo voti con una media superiore all’otto.

«Il rilancio dell’istruzione tecnica è indispensabile in un momento in cui la nostra economia richiede una specializzazione sempre più raffinata, soprattutto in un Paese, come l’Italia, che ha una forte vocazione manifatturiera». Queste le parole del di Stefano Possati, presidente del Gruppo emiliano-romagnolo dei Cavalieri del Lavoro. Che è entusiasta della mattinata, trascorsa con 54 giovani brillanti e le loro famiglie. «È stata una esperienza bellissima – continua Possati –, questi ragazzi sono davvero straordinari. Per noi è una tradizione donare borse di studio: il nostro è un piccolo contributo, un modo per rallegrarsi con questi giovani». Che il mondo del lavoro aspetta a braccia aperte. «A Bologna e in tutta la nostra regione – conclude il presidente – c’è bisogno di queste figure, molte posizioni in certi campi, infatti, sono scoperte».

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