Budrio, una folla ricorda Sanad, il ragazzino morto nel canale

Tanti coetanei alla fiaccolata in ricordo del piccolo amico. Via a una raccolta fondi per la famiglia

Al campo Benni di Vedrana erano rappresentate le cose che in vita Hassain Sanad Chowdoury  ha amato di più: il calcio e il disegno. Il paese ha ricordato così ieri sera il ragazzino di 13 anni morto annegato nel canale emiliano romagnolo

Al campo Benni di Vedrana erano rappresentate le cose che in vita Hassain Sanad Chowdoury ha amato di più: il calcio e il disegno. Il paese ha ricordato così ieri sera il ragazzino di 13 anni morto annegato nel canale emiliano romagnolo

Budrio, 11 luglio 2017 - La maglietta gialla con la scritta ‘Sanad’ e a fianco dei grandi fogli bianchi con le dediche e i disegni degli amici. Sul tavolo al centro del campo ‘Benni’ di Vedrana, a Budrio, erano rappresentate le cose che in vita Hassain Sanad Chowdoury aveva amato di più: il calcio e il disegno. Il paese ha ricordato così ieri sera il ragazzino di 13 anni morto annegato nel canale emiliano romagnolo. Almeno 300 persone si sono ritrovate per salutare il bambino che a Budrio aveva conquistato tutti: insegnanti delle medie, compagni della squadra di calcio del Budrio e tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo.

Oltre al sindaco Maurizio Mazzanti, sono intervenute le forze dell’ordine con in testa il maresciallo dei carabinieri Fabio Accurso che, domenica scorsa, ha visto per primo il corpo senza vita del 13enne affiorare dalle acque (guarda il video delle ricerche con il robot sottomarino). Dopo che ieri notte si è radunata una folla nel campo a pochi metri dal palazzo di via Ghiaradino dove abitava Sanad, sono arrivati anche i genitori provati dai giorni delle ricerche senza sapere cosa fosse successo al figlio. I volti segnati dalla stanchezza e dal dolore per aver perso il loro tesore.

Il padre e la madre hanno ringraziato e abbracciato ogni persona che si è avvicinata per manifestare il dispiacere e l’affetto. Il sindaco Mazzanti non ha voluto fare nessun discorso perché «a parlare sono le tante persone che sono venute qui per ricordare Sanad». «Questa è la Budrio di cui sono orgoglioso», ha detto semplicemente il primo cittadino.

La piccola cerimonia si è conclusa con i bambini che hanno formato un corteo e hanno portato le fiaccole dietro alla porta del campo. Il manto erboso per anni è stato uno dei luoghi preferiti da Sanad. Prima che il diabete gli portasse via la possibilità di disputare le partite era stato un ottimo centrocampista. E anche senza l’idoneità aveva continuato a frequentare il campetto e giocare con gli amici.

Nei prossimi giorni verrà effettuata l’autopsia sul corpo del 13enne per fugare ogni dubbio sul fatto che si sia trattato di un incidente. La prima ipotesi degli inquirenti resta quella che il bambino, originario del Bangladesh, si sia avvicinato troppo alle ripide sponde e sia caduto. Poi ogni tentativo di risalire sul cemento reso viscido dall’acqua è stato vano.

Per aiutare la famiglia del ragazzino è stata promossa anche una raccolta fondi. Restano, infatti, i due fratellini di Sanad di 6 e 3 anni che hanno bisogno di aiuto da parte di tutti. Il padre per trovare lavoro è stato costretto ad andare in Svizzera per fare l’aiuto cuoco. E, mentre lui non era a casa, era Sanad che faceva da capofamiglia occupandosi anche della madre.

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