Bambini morti Bologna. Il padre. "Facevo la doccia, una disgrazia"

Tragedia alla Barca, David e Benjamin Nathan di 14 e 11 anni sono caduti dall'ottavo piano. L'uomo sentito per ore in questura. I vicini non hanno sentito né urla né rumori

La scarpa di uno dei due piccoli morti alla Barca (foto Schicchi)

La scarpa di uno dei due piccoli morti alla Barca (foto Schicchi)

Bologna, 23 marzo 2019 - Il padre dei due fratelli morti intorno alle 10 di stamattina dopo essere precipitati dall'ottavo piano alla Barca è stato portato nel primo pomeriggio in questura (video) per accertamenti ed è stato sentito dai poliziotti fino alle 19. La duplice tragedia è avvenuta intorno alle 10 in via Quirino di Marzio, alla periferia di Bologna. I due piccoli, David Nathan di 14 anni e il fratellino Benjamin di 11sono precipitati per circa 35 metri in una sorta di cortile interno (foto), una rientranza di via Di Marzio. Prima di essere portato in questura, il padre ha lasciato un messaggio sulla propria pagina Facebook: "Adesso pregate per la mia famiglia".

AGGIORNAMENTO / Il racconto della vicina di casa

false

Ai poliziotti che indagano fino alle 19 per sciogliere i punti oscuri di questa tragedia ha spiegato che al momento della tragedia si trovava in bagno a fare la doccia, mentre la mamma era al lavoro con gli altri due figli della coppia. Nel corso dell'interrogatorio, l'uomo avrebbe riferito anche di una recente sgridata ai due figli, per un motivo apparentemente banale. Una delle prime cose che aveva riferito in mattinata è stata che si è trattata di una disgrazia. L'uomo, Eitz Nathan Chabwore e la moglie, Lilian Dadda, sono rimasti entrambi negli uffici della Questura fino a sera inoltrata. Sono stati ascoltati seperatamente e, verso le 19, sono tornati a casa.

La tragedia si è consumata intorno alle 10. A dare l'allarme sono stati numerosi vicini le cui finestre si affacciano sullo spazio privato, che hanno visto i due piccoli corpi riversi sull'asfalto: i sanitari del 118, però, non hanno potuto fare nulla per salvarli. I vicini che hanno dato l'allarme sono sotto choc. "Ero con un amico quando li abbiamo visti, lui ha chiamato l'ambulanza", è il racconto di un residente, Franco Pizzuti, uno dei primi ad accorgersi della presenza dei corpi di due ragazzini. "Quando è arrivato il personale sanitario - racconta - sono iniziate le manovre per rianimarli. Ma poi gli infermieri si sono messi le mani nei capelli".

La famiglia, di origine kenyana, è ben integrata e numerosa: quattro bimbi, madre parrucchiera e padre impiegato come operatore socio sanitario. Le indagini (video), coordinate dal pm Tommaso Pierini e a cui collabora anche il medico legale, sono condotte dalla polizia. La madre ha parlato agli agenti del marito come "un padre amorevole".

image

I vicini riferiscono di non aver sentito né urla né rumori particolari questa mattina, fino al terribile tonfo. Dalle prime verifiche, aggiunge Annalisa Faccini, responsabile del Pronto intervento sociale del Comune, anche lei sul posto questa mattina, "la famiglia non era seguita in maniera specifica dai servizi sociali. Ci risultano solo alcuni contatti per aiuti economici, da qualche anno". La famiglia è seguita da alcuni anni dalla Sav onlus (Servizio accoglienza per la vita) un'associazione che si occupa di accogliere famiglie in condizioni di disagio e che dispone di 12 gruppi-appartamento sul territorio. A quanto si apprende, uno di questi alloggi era stato assegnato appunto al nucleo familiare dove è avvenuta la tragedia.

A Nonantola, in provincia di Modena, una bimba di 10 anni è caduta dalla finestra della sua casa al secondo piano: per fortuna, una tettoia da attutito l'impatto e la piccola, pur ferita, si è salvata.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro