Bologna, morto Carlo Caffarra. Merola: "La sua guida ha accompagnato la città"

Il sindaco: "Un grande arcivescovo, lo ricordiamo tutti con affetto e gratitudine". Il presidente della Regione Bonaccini: "Si occupava dei poveri in silenzio"

Carlo Caffarra, morto il 6 settembre 2017 (foto Ansa)

Carlo Caffarra, morto il 6 settembre 2017 (foto Ansa)

Bologna, 6 settembre 2017 - La città di Bologna dice addio al cardinale Carlo Caffarra, arcivescovo sotto le Due Torri dal 2003 al 2015. "Esprimo il cordoglio di tutta la città, al quale aggiungo il mio personale", dichiara il sindaco Virginio Merola in una nota. "La sua guida pastorale ha accompagnato la città", continua il primo cittadino: " Caffarra non ha mai fatto mancare il suo contributo ideale e appassionato, sempre guidato dall'amore cristiano per la nostra comunità". Poi aggiunge Merola: "E' capitato, talvolta, che non condividessimo lo stesso punto di vista, magari su temi generali o etici, ma sempre nel profondo rispetto dei rispettivi ruoli".

Bologna, conclude Merola, "ha avuto con Caffarra un grande arcivescovo, lo ricordiamo tutti con affetto e gratitudine".

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"Una grave perdita per la comunità regionale" per il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. "Con lui viene a mancare non solo un fine teologo, uno studioso che ha dedicato la sua vita a temi sensibili per la vita della collettività,  ma anche un uomo generoso che in silenzio, com’era nel suo stile, si era occupato dei poveri della città”. “Per anni è stato punto di riferimento per la città - prosegue Bonaccini -, un esempio di vita dedicata agli altri, una guida per i fedeli". 

Per il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti era "una guida forte e autorevole per la Bologna cattolica, ma anche un intellettuale di grande coerenza e umanità, le cui idee sono state e restano patrimonio per tutta la città".  

Queste le parole del rettore Francesco Ubertini: "Per anni ha rappresentato una guida morale per la nostra città, un riferimento per tutti i fedeli.  Unendomi a quanti in queste ore stanno ricordando la sua opera pastorale, desidero manifestare il cordoglio mio e di tutta l'Alma Mater".  

Pronto anche il ricordo della presidente dell'Assemblea legislativa regionale dell'Emilia-Romagna Simonetta Saliera. "Ha amato Bologna e la sua comunità, ci ha ricordato prima di tanti altri che viviamo in una comunità disgregata, dove l'individuo spesso è svilito nella sua dignità - ha detto -. Un dolore per tutti noi perché è scomparso un pastore che ha amato il suo gregge, scompare un intellettuale lucido e attento, un uomo onesto le cui parole non sono mai state né banali, né superficiali. Alla Chiesa di Bologna, a quanti l'hanno conosciuto e hanno lavorato con lui vanno le nostre più sentite condoglianze, sicuri che la nostra comunità non dimenticherà mai il contributo che il Cardinal Caffarra ha dato a tutti noi negli anni del suo magistero petroniano". 

"Mi addolora molto, era una gran brava persona. All'esito di un incontro, durante il quale ciascuno serbò grande rispetto per la funzione dell'altro, parlammo di argomenti vari e al momento dei saluti, istintivamente, ci abbracciammo come se la conoscenza reciproca fosse più risalente nel tempo". Così il procuratore aggiunto di Bologna Valter Giovannini ricorda il cardinale. Il magistrato sentì nel 2013 l'arcivescovo come testimone nell'ambito delle indagini sulla vicenda Faac, quando lo stesso Caffarra chiese di essere ascoltato. 

Anche il mondo del Family day piange Caffarra. "Ho avuto la fortuna e la gioia di parlare varie volte con lui, mi ha sempre aiutato e sostenuto in ogni iniziativa, in particolare per gli ultimi due Family Day. Più volte, sua Eminenza mi ha dato dei consigli saggi e sapienti come soltanto una persona di grande fede ed enorme cultura poteva dare". Queste le parole del presidente del comitato promotore del Family Day, Massimo Gandolfini.

"Ne ricordo la fede, la razionalità, la lucidità argomentativa e la passione educativa", ha dichiarato Maurizio Lupi, presidente dei deputati di Alternativa popolare. "Le pretestuose polemiche mediatiche su una sua presunta opposizione al Papa nulla valgono di fronte al suo amore per la Chiesa e alla sua testimonianza all'unità con la cattedra di Pietro". 

Queste invece le parole di Pier Ferdinando Casini. "Carlo Caffarra, pastore per vent'anni della Chiesa bolognese, è stato un profondo uomo di fede, un illuminato studioso, un cristiano integerrimo e senza compromessi. Per questo la sua assenza peserà nella Chiesa bolognese e in quella italiana". "È stato franco, a volte in modo anche eccessivo, ma buono e leale", ha concluso Casini.

 

Per l'onorevole del Pd Andrea De Maria "la sua cultura e il suo insegnamento sono sempre stati ispirati ad una grande attenzione al rapporto con le istituzioni e ad rispetto profondo verso il loro ruolo. Ricordo in lui un interlocutore attento ed intelligente, con cui ho avuto momenti di dialogo che considero per me di grande valore. 

"Figure come Caffarra continueranno a rappresentare un punto di riferimento per chi non cede alla confusione del relativismo", ha dichiarato il senatore Maurizio Gasparri

"Se ne va un grande personalità della Chiesa che ha saputo mettersi in ascolto e parlare alla città", ha dichiarato Luigi Marino, coordinatore dei Centristi per l'Europa in Emilia-Romagna.

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